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Repubblica-Le associazioni contro la Moratti "No a una scuola solo per le élite" Cofferati: "Il governo vuole aggirare la Costituzione"

LA PROTESTA Cofferati: "Il governo vuole aggirare la Costituzione" Le associazioni contro la Moratti "No a una scuola solo per le élite" ROMA - No alla riforma Moratti che punta a costruir...

02/06/2002
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la Repubblica

LA PROTESTA
Cofferati: "Il governo vuole aggirare la Costituzione"
Le associazioni contro la Moratti "No a una scuola solo per le élite"

ROMA - No alla riforma Moratti che punta a costruire una scuola solo per l'élite del paese. Serve invece il rilancio dell'istruzione pubblica, l'unica in grado di garantire a tutti gli stessi diritti.
E' deciso e chiaro l'appello lanciato nel corso del convegno "Più scuola per tutti", che ha visto la formazione di un cartello di dieci associazioni tutte contrarie alla politica per la scuola seguita dal governo Berlusconi: Arci, Cidi, Coordinamento genitori democratici, Coordinamento docenti romani, Coordinamento Piùscuolapertutti Firenze, Coordinamento Piùscuolapertutti piemontese, Lega Ambiente, Libera scuola, Mce. Un appuntamento organizzato, non a caso, alla vigilia della festa della Repubblica per difendere la "scuola così come viene delineata dalla Costituzione".
"Il quadro sulle politiche per la scuola è ormai esplicito e chiaro: siamo davanti al subdolo tentativo del governo di aggirare la Costituzione. Serve quindi una battaglia per impedire lo snaturamento della scuola pubblica", ha detto il segretario generale della Cgil, Sergio Cofferati, intervenuto al convegno "Il governo - ha aggiunto Cofferati - ha poco a cuore il tema della scuola e questa è una cosa molto grave. Un'economia che vuole crescere, come la nostra, deve puntare sull'accrescimento del sapere, sull'innovazione, sulla formazione: per questo la scuola non è una parte marginale ma il nucleo fondamentale della società. Questo governo, invece, punta al progressivo impoverimento dell'offerta scolastica: il rischio è quello di rendere i giovani cittadini non consapevoli".
Anche l'ex ministro Tullio De Mauro è intervenuto invitando all'unità contro il progetto di riforma del governo. "La scuola - ha detto De Mauro - è ora sotto attacco grazie a una tenue maggioranza e ad una legge elettorale che ha funzionato come doveva. L'idea di risparmiare sulla scuola ha fatto capolino anche a sinistra ma ora passa a vele spiegate con il governo Berlusconi: non disperdiamo le nostre forze ma teniamoci per mano in questi anni difficili che ci attendono in Italia e anche all'estero".
Secondo Claudia Pratelli, coordinatrice dell'Unione degli studenti, "il complesso dei provvedimenti del governo fa arretrare la nostra scuola e la nostra società. La riforma Gentile era più avanzata perché cercava di dare risposte alla scuola di massa. La riforma Moratti, invece, punta solo a una scuola di élite e questa è una scelta anti-storica e politicamente non accettabile". La pensa allo stesso modo Vittorio Cogliati Dezza, responsabile scuola per Legambiente: "La legge delega proposta dal governo - ha detto - prepara una scuola vecchia, autoritaria, priva di reale autonomia; non più luogo collettivo in cui si impara e si cresce ma servizio che aggrava le disuguaglianze".
Lo scrittore Vincenzo Cerami si è invece soffermato sul rapporto tra scuola e mondo del lavoro: "Sono due cose che vanno separate - ha detto - è un'equazione che deve essere cancellata: la scuola non deve formare lavoratori ma persone e coscienze civili".