Repubblica-Firenze-E tutto ricade sulle famiglie"

La preoccupazione dell'assessore Daniela Lastri l'intervista
"E tutto ricade sulle famiglie"

Assessore Daniela Lastri, come pensa di affrontare la situazione delle materne comunali dopo i tagli ai finanziamenti decretati dal ministro Tremonti appena qualche giorno fa?
"Trovo che la situazione sia gravissima. O il ministro approva in fretta un altro decreto per ridarci quei soldi oppure saremo pronti a una grande mobilitazione che vedrà insieme pubbliche e paritarie forse per la prima volta unite in una stessa battaglia. Non si può buttare un patrimonio fatto di anni di didattica e di innovazione".
I tagli riguardano le materne comunali e quelle paritarie soltanto?
"Le materne statali hanno già avuto una riduzione del personale e degli stanziamenti. Anche loro non se la passano bene".
Dunque lei pensa di bloccare la riforma Moratti?
"La riforma prevede di anticipare gli ingressi nella materna, quindi di potenziare queste scuole che dovranno essere in grado di accogliere un maggior numero di iscritti. Ma una riforma senza fondi non si può fare. Non sono io a bloccarla è lo stesso governo".
Alcune scuole materne paritarie dicono che non ce la faranno a riaprire a gennaio...
"E' un grosso problema che ricade sulle famiglie perché noi come Comune non siamo in grado al momento o a gennaio di riassorbire quell'utenza".
Alle materne comunali sono arrivati i finanziamenti previsti dallo Stato per il 2001?
"Soltanto in parte, 793.000 euro su oltre un milione e 399.000 euro che ci devono. Questo è un altro problema, ma noi come Comune abbiamo deciso che la scuola è prioritaria e quindi anticipiamo i soldi che dallo Stato ancora non si vedono".
Come giudica l'operato del ministro dell'Istruzione Letizia Moratti?
"Credo che abbia commesso errori grossolani nell'applicare la sua riforma al mondo della scuola. Però in questo momento mi auguro che abbia la forza per farsi sentire e convincere il ministro Tremonti a tornare indietro. Questi tagli alle scuole materne sono passati oltre tutto quasi sotto silenzio, come fossero un dettaglio nel riordino dei conti".
(l.m.)