Repubblica-Fax, parolacce e liti in corridoio storie di ordinaria epurazione

IL RETROSCENA
Lo spoils system raccontato da tre dirigenti che sono stati rimossi in questi giorni
Fax, parolacce e liti in corridoio storie di ordinaria epurazione
"Nessuno mi ha mai contattato per rivolgermi una sola critica"
LUCIO CILLIS

ROMA - L'epurazione può avvenire anche via fax. È successo al ministero dell'Istruzione, dove la notizia del "nuovo" incarico di studi della durata di un anno, è giunta accompagnata dal cigolio di una macchina e non da una lettera col sapore dell'ufficialità. I racconti delle prime vittime dello spoils system parlano anche di urla, scontri tra dirigenti, liti al limite dello scontro fisico, vaffa che echeggiano nei bui corridoi di ministeri romani, dal Welfare alla Salute.
La prima storia, anonima come le altre che seguono vista la tensione e il timore di piccole ritorsioni inizia proprio da un fax urlante: senza alcun preavviso a fine settembre, sputa un foglio che avverte il destinatario del brusco cambiamento professionale. In pratica un non meglio specificato "incarico di studi" che diventerà operativo a partire da martedì 8 ottobre. "L'ho appreso in questo modo - racconta uno dei protagonisti - ma poi, nei giorni seguenti, nessun altro segnale. Non ho la più pallida idea di dove andrò e cosa farò a partire da martedì. Ma il problema - aggiunge - non è solo nella forma e nei tempi della comunicazione: è che nessuno mi ha mai contattato per rivolgermi una sola critica o un semplice scambio di considerazioni sul mio lavoro".
C'è poi chi ha ricevuto la conferma del proprio incarico per cinque mesi rinnovabili, come a dire riga diritto e ti guadagnerai il pane per i mesi successivi. "Il clima all'interno di alcuni ministeri è pessimo, tutti sanno di poter essere spostati. La sfida - spiega il secondo personaggio - è di nervi: se pieghi la testa ed esegui in silenzio, allora il tuo futuro è garantito...". Altra storia. Dove qualcuno ha passato le ultime settimane ad ascoltare voci, consigli, i "sentito dire", i colleghi "amici" che ti avvertono che "ce l'hanno con te, proprio con te" prima di una telefonata ufficiale. Che chiude il cerchio con una pacca virtuale sulle spalle e ti ringrazia del lavoro svolto. "A me - terza storia - è capitato di essere spostata da un incarico ad un altro, da un ministero ad un altro per due volte in pochi mesi. Tanto per farti capire chi comanda e che tu dipendi da loro".