FLC CGIL
Contratto Istruzione e ricerca, filo diretto

https://www.flcgil.it/@3766611
Home » Rassegna stampa » Rassegna stampa nazionale » Repubblica-E Silvio fa lezione ai candidati: vi vota gente da seconda media

Repubblica-E Silvio fa lezione ai candidati: vi vota gente da seconda media

Nel kit degli aspiranti sindaci anche un comizio uguale per tutte le città E Silvio fa lezione ai candidati: vi vota gente da seconda media La scuola elettorale del Cavaliere: semplicità, diec...

07/05/2002
Decrease text size Increase text size
la Repubblica

Nel kit degli aspiranti sindaci anche un comizio uguale per tutte le città
E Silvio fa lezione ai candidati: vi vota gente da seconda media

La scuola elettorale del Cavaliere: semplicità, dieci messaggi neanche Einstein li ricorderebbe
BARBARA JERKOV

ROMA - Vincere le elezioni, cari aspiranti sindaci, non è mai stato tanto semplice. Basta seguire poche, elementari regole, e il comune di (....) sarà vostro. Leggere il Vademecum del candidato-amministratore 2002 per credere. E' il corso completo, sperimentato e garantito, cento pagine a colori, distribuito ai suoi dal Cavaliere. C'è proprio tutto. Pure il discorso giusto da ripetere in ogni occasione. Comincia così: "Ho deciso di accettare la candidatura a sindaco della mia città perché voglio vedere una (Vicenza) più bella, più ordinata, più pulita, più sicura.... Ma innanzitutto, nell'amministrare (Vicenza) voglio imitare la capacità di realizzare messa in atto dal governo Berlusconi". Vicenza, è chiaro, si fa per dire. Basta sostituire il nome della città fra parentesi e il gioco, cioè il sindaco, è fatto.
L'importante, ti spiega infatti il manualetto, è non aver paura di ripetere sempre le stesse cose. Al contrario. "Ricordatevi, repetita iuvant", ha confermato personalmente Berlusconi ai candidati della Casa delle libertà, riuniti ieri a Roma per un pomeriggio di lezione insieme ai leader alleati, Fini e Follini. "Ciascuno di voi deve costruirsi un'orazione con cinque impegni fondamentali, da esporre con semplicità e chiarezza". Cinque impegni, non quattro, non sei, mi raccomando, la sintesi è importante. Anche per venire incontro alle facoltà intellettive di chi ascolta, sulle quali Berlusconi non giurerebbe. "Il discorso deve essere sempre lo stesso, va cambiata qualche cosa a seconda delle circostanze ma mai nella sostanza", continua. Ma dieci punti, mette bene in chiaro il Cavaliere, nemmeno Einstein sarebbe in grado di ricordarli: "Il pubblico che vi guarda in tv ha sì e no la seconda media, e neppure fatta stando sempre al primo banco. Alla fine sa dire al massimo: questo mi piace o questo non mi piace". Molto meglio pochi e semplici concetti: "Cinque impegni precisi - sta scritto anche nel comizio-tipo - sui quali sottoscriviamo un contratto con i (vicentini). Viva (Vicenza). Viva Forza Italia. Viva la libertà".
Naturalmente il comizio non è tutto. E' fondamentale evitare i faccia a faccia con il candidato avversario. "Lasciate che dicano quello che vogliono", ammonisce Berlusconi, "non rispondete a nulla e raccontate i vostri programmi". Lui ha fatto così e gli è andata bene. Poi il contatto diretto. Abbondate coi complimenti. Sinceri, eh?, ma che siano complimenti. E non come quel suo nipotino, racconta allegramente il Cavaliere, che quando lo incontra gli fa "zio, ma come sei invecchiato". O che al ristorante è capace di pararsi davanti a un signore un po' rubizzo e importunarlo: "Beve molto lei, eh?". Ecco, così proprio no. La sincerità come la intende il premier è un'altra storia: "Che bella cera che hai, che bella cravatta, che bel sorriso, che bella cosa hai detto... Ditelo e vedrete che dopo un po' conquisterete la fiducia dei vostri interlocutori".
Ma se c'è una cosa per la quale gli italiani, tutti gli italiani, pare vadano veramente pazzi, secondo Berlusconi, è sentirsi riconosciuti. "Continuate a ripetere il nome e il cognome delle persone che incontrate", consiglia, "è una musica per chiunque, sarà considerato un segno di attenzione che vi darà la fiducia degli interlocutori".
Allegata al Vademecum del candidato, una guida a fumetti per i rappresentanti di lista (lo scrutatore cattivo e "comunista", è facilmente riconoscibile per la barba nera e l'aria torva). Titolo: "Difendi il tuo voto". Tema da non sottovalutare assolutamente, detta il premier. Perché a ogni elezione è provato che il centrodestra ci rimette due o tre punti percentuali. Il rischio brogli è dietro l'angolo. Stavolta però no, stavolta i polisti si son fatti furbi. La nuova regola sarà: almeno due rappresentanti di lista sempre presenti in ogni seggio. Perché "se si scrive il numero 94 è poi facilissimo metterci davanti un uno e così si trasforma in 194". Invece, spiega il Cavaliere, in questo modo se uno esce per fare pipì subentra l'altro. E la vittoria è salva. Viva (Vicenza).