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Repubblica-Angeletti: vogliamo certezze Art.18, la Uil punta i piedi

IL LAVORO Angeletti: vogliamo certezze Art.18, la Uil punta i piedi ROMA - L'incontro del 2 luglio fra governo e parti sociali "sarà decisivo", dice il sottosegretario al Welfare Mau...

28/06/2002
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la Repubblica

IL LAVORO
Angeletti: vogliamo certezze
Art.18, la Uil punta i piedi

ROMA - L'incontro del 2 luglio fra governo e parti sociali "sarà decisivo", dice il sottosegretario al Welfare Maurizio Sacconi. "Il pessimismo aumenta", dichiara invece il leader della Uil Luigi Angeletti, avvertendo il governo che "senza una riduzione delle tasse per i lavoratori dipendenti e senza investimenti certi già da quest'anno, non si farà nessun accordo". "Vogliamo risposte su tutti e quattro i tavoli di trattativa prima di firmare. Il problema non è la data", avverte il segretario generale della Cisl Savino Pezzotta. E' ormai acclarato che l'incontro di martedì prossimo a palazzo Chigi fra Berlusconi, imprese e sindacati non sarà, come invece voleva il governo, il gran giorno della firma del nuovo Patto sociale. Ma, dopo i malumori sindacali di mercoledì per le reticenti risposte avute sul fisco, ieri la marcia verso l'intesa (sempre senza la Cgil) è ripresa.
Il 2 il governo presenterà l'impianto del documento di programmazione economica e finanziaria e preciserà le novità fiscali predisposte dal ministro dell'Economia Giulio Tremonti. Le anticipazioni che ieri quest'ultimo ha fornito sono sostanzialmente in linea con quanto i sindacati chiedevano (una riduzione delle tasse per i redditi medio-bassi), anche se questi continuano a dichiararsi insoddisfatti e aspettano che il governo ufficializzi e specifichi gli impegni annunciati. Una volta spianato l'ostacolo fiscale, la strada verso l'accordo sugli altri argomenti - mercato del lavoro, Mezzogiorno, lavoro sommerso - dovrebbe essere in discesa e condurre alla firma nel giro di qualche giorno. Nel frattempo Cisl e Uil incalzano il governo. "Ci diamo due settimane di tempo, oltre le quali è inutile stare a discutere. Altrimenti è meglio andare in vacanza", dice Angeletti.
Per Sacconi allo stato delle cose "se non tutto è risolto si può dire che siamo sulla buona strada", anche se l'incontro "decisivo" di martedì non sarà probabilmente definitivo.
Un invito a non abbandonare il dialogo sociale viene dal presidente della Camera Pier Ferdinando Casini, che avverte però: "è finita l'epoca delle estenuanti mediazioni".
(v.s.)


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