Re-Scuola, caos graduatorie pubblica-Napoli

A rischio le liste per incarichi e supplenze. Bottino: "No, ce la faremo"
Scuola, caos graduatorie
In Campania ottomila ricorsi dei precari
Le assunzioni sono 1550, a Napoli 750 Timori della Cgil per l'avvio delle lezioni
GIOVANNI MESSINA

Ottomila ricorsi in tutta la regione, di cui quattromila solo a Napoli e provincia. A rischio la formazione delle graduatorie definitive, quelle che assegnano le supplenze annuali e che definiscono le assunzioni. In Campania, quest'anno, dovrebbero entrare in ruolo, cioè ottenere un impiego definitivo, 1550 persone, di cui 750 a Napoli. Il termine per completare le immissioni in ruolo è il 25 agosto. Dopo la mobilitazione a livello nazionale, il popolo dei precari della scuola e i sindacati annunciano battaglia anche in Campania. "C'è il rischio che l'anno scolastico cominci nel caos. L'effetto dei ricorsi, infatti, potrebbe generare incertezza e confusione". È il grido d'allarme lanciato da Franco Buccino, segretario regionale della Cgil scuola. All'origine dei tanti ricorsi e delle lamentele dei precari, le nuove tecniche di punteggio fissate dal decreto approvato lo scorso 27 luglio. Viene attribuito, ad esempio, un punteggio alto a chi ha insegnato nelle scuole di montagna (oltre i 600 metri), in carcere e nelle isole.
Il direttore scolastico regionale Alberto Bottino è invece ottimista: "Entro la serata del 25 agosto concluderemo le operazioni di immissioni in ruolo". A proposito della mole di ricorsi presentata a Napoli e provincia, il dirigente rileva che "il 20 per cento di questi non ha ragion d'essere". Non sono dello stesso parere i sindacati: "Di definitivo queste graduatorie hanno solo il nome. In realtà - dice ancora Buccino - si profila seriamente la possibilità che vengano aggiustate durante l'anno".
A preoccupare sindacati e mondo della scuola sono soprattutto le assegnazioni delle supplenze annuali. "Quest'anno è prevista una sensibile riduzione delle supplenze - afferma Luigi Panacea, segretario provinciale Uil scuola -. La causa è da ricercare nella conduzione a diciotto ore di tutte le cattedre. I ricorsi e l'incertezza sulle graduatorie, poi, fanno il resto".