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Posizioni economiche ATA: qualcuno faccia chiarezza

Sembra senza fine l'ormai ridicola questione delle posizioni economiche del personale Ata, evidentemente gestita in maniera approssimativa da Miur e Mef e poco rispettosa dei lavoratori interessati.

20/02/2014
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da SINERGIE DI SCUOLA

Miriam Laurenti

Sembra senza fine l'ormai ridicola questione delle posizioni economiche del personale Ata, evidentemente gestita in maniera approssimativa da Miur e Mef e poco rispettosa dei lavoratori interessati.

Prima, il 12 febbraio, ci sono state le rassicurazioni del Miur che ad un incontro con le organizzazioni sindacali ha detto: “Nessun recupero sullo stipendio di febbraio”.

Poi, esattamente due giorni dopo, arriva la stangata: il messaggio n. 16 su NoiPA dice chiaramente che sulla rata di febbraio si è provveduto alla chiusura al 31 gennaio 2014 dell’assegno “386-ATA VALORIZZAZIONE PROFESSIONALE” in godimento con decorrenza dal 1° settembre 2011 o decorrenza successiva, mentre sono stati mantenuti gli assegni con decorrenza antecedente al 1° settembre 2011.

A tale proposito la Flc Cgil ha denunciato un’ulteriore beffa:  “al personale ATA, titolare della seconda posizione economica, ottenuta nel periodo oggetto di contestazione, è automaticamente cancellato anche il beneficio economico derivante dalla prima posizione, conseguita invece in data antecedente al 1° settembre 2011. Un’intollerabile conseguenza collaterale della vergognosa decisione di MIUR e MEF”.

E così, in questo clima di profonda confusione, ecco un’altra nota del Mef, pubblicata ieri sul sito NoiPA, che ancora una volta rimpalla le responsabilità tra i due Ministeri.

In riferimento alla sospensione disposta sulla rata di febbraio 2014 – si legge nella nota -, a seguito di ulteriori verifiche, sono emerse alcune fattispecie per le quali si è reso necessario richiedere ulteriori chiarimenti al Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, al fine di un’eventuale regolarizzazione sulla rata di marzo 2014”.

Queste le casistiche non chiare:

  • personale ATA dell’Area B con indennità di prima posizione in godimento con decorrenza antecedente al 1° settembre 2011 (codice assegno 386/B) e passaggio alla seconda posizione (codice assegno 386/B2) con decorrenza successiva al 1° settembre 2011;
  • personale ATA dell’Area A, con posizione economica con decorrenza antecedente al 1° settembre 2011 (codice assegno 386/A), passato all’Area B con decorrenza successiva al 1° settembre 2011;
  • personale ATA di ruolo, con posizione economica con decorrenza antecedente al 1° settembre 2011, che abbia stipulato un contratto a tempo determinato in un periodo successivo al 1° settembre 2011.

Chiarimenti, questi, che il Ministero delle Finanze avrebbe di sicuro dovuto chiedere prima (e non dopo) di prendere iniziative che vanno a toccare gli stipendi di lavoratori che invece hanno tutto il diritto di veder riconosciute quelle retribuzioni


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