ole 24 ore-Scuola, per il sindacato cade il tabù della carriera

Scuola, per il sindacato cade il tabù della carriera
Luigi Illiano
(NOSTRO SERVIZIO) ROMA - Sulla piattaforma per il rinnovo del contratto-scuola 2002/2005 i sindacati ritrovano l'unità. Ieri l'intesa è stata firmata dai direttivi di Cgil, Cisl e Uil, riuniti a Bellaria, dopo 4mila assemblee di consultazione in tutta Italia. Percorso di carriera per gli insegnanti - la novità principale - retribuzioni adeguate ai livelli europei e disponibilità immediata del piano straordinario di investimenti per la scuola, che ammonta a 19mila miliardi di vecchie lire e che "deve essere inserito nel prossimo Dpef": sono le richieste più importanti delle confederazioni. La possibilità di discutere sull'ipotesi di carriera per i docenti, ferma restando la progressione per anzianità, è un segnale di apertura verso una prospettiva indicata spesso dal ministero dell'Istruzione. Ma i sindacati mettono paletti ben precisi alla possibile svolta: la carriera deve comunque evolversi nell'ambito dell'insegnamento in aula con i ragazzi. Cgil, Cisl e Uil chiedono anche "il pieno riconoscimento, nell'ottica dell'equiparazione alle retribuzioni europee, della complessità del profilo e delle prestazioni, perché la retribuzione degli insegnanti in Italia non è ancora adeguata". Il contratto dovrà, inoltre, definire "l'utilizzo di specifiche risorse per compensare il lavoro svolto in condizioni particolarmente disagiate". Tra le richieste per gli insegnanti, anche la defiscalizzazione delle spese connesse all'esercizio della professione, come l'acquisto di libri e strumenti tecnologici e la partecipazione ad attività di formazione; l'erogazione dei buoni pasto se il servizio si protrae negli orari pomeridiani; l'ingresso gratuito ai siti culturali, archeologici e ai musei; il rimborso delle spese di autoaggiornamento. Nella piattaforma contrattuale si fa anche riferimento alla riduzione di due ore dell'orario nella scuola d'infanzia da dedicare alla programmazione. I sindacati chiedono il mantenimento dell'orario attuale di insegnamento e l'omogeneizzazione degli orari nelle varie scuole, una volta definita la riforma. "Chiediamo che si apra la vertenza contrattuale che coinvolge oltre un milione di lavoratori della scuola - spiega Enrico Panini, leader della Cgil scuola - vogliamo definire subito, con un'intesa scritta con il Governo, la quantità di risorse da destinare al contratto". Secondo il segretario generale della Cisl scuola, Daniela Colturani, "l'approvazione della piattaforma rappresenta un momento significativo di confederalità e il prossimo Dpef costituirà il banco di prova per verificare la tenuta degli impegni del Governo per la scuola". Anche il leader della Uil scuola, Massimo Di Menna, ha sottolineato "l'importanza dell'azione unitaria". A questo punto la trattativa partirà ufficialmente non appena il ministro della Funzione pubblica, Franco Frattini, trasmetterà l'atto di indirizzo all'Aran, l'agenzia per la rappresentanza negoziale per le pubbliche amministrazioni. Il testo è stato messo a punto con lo staff di Letizia Moratti ed è stato già illustrato informalmente ai sindacati. In sostanza, il Governo intende legare fortemente il rinnovo del contratto della scuola ad alcune grandi innovazioni istituzionali: la riforma del titolo V della Costituzione; il decentramento amministrativo, con la nascita delle direzioni regionali dell'Istruzione; la riforma degli ordinamenti scolastici, che nel frattempo continua il suo cammino al Senato.

Venerdì 14 Giugno 2002