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Nuova Venezia-Scuola, il pressing dell'Ulivo

Domani lo sciopero proclamato da Gilda, Snals, Cisl e Uil. Il parlamentare Ds: "Venerdì prossimo sarò con la Cgil" Scuola, il pressing dell'Ulivo Martella: "Centinaia di emendamenti contro la Fina...

13/10/2002
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Nuova Venezia

Domani lo sciopero proclamato da Gilda, Snals, Cisl e Uil. Il parlamentare Ds: "Venerdì prossimo sarò con la Cgil"
Scuola, il pressing dell'Ulivo
Martella: "Centinaia di emendamenti contro la Finanziaria"

MESTRE. "La Moratti è di fatto un ministro senza portafoglio, la sua politica scolastica è totalmente fallita. Inoltre, il pressing dell'Ulivo sul governo per quanto riguarda il mondo della scuola è incessante. Abbiamo preparato centinaia di emendamenti alla Finanziaria che contengono la richiesta di maggiori risorse".
Il parlamentare diessino Andrea Martella non ha gradito la chiosa del segretario regionale dello Snals Leopoldino Lago che aveva parlato di "parlamentari veneti un po' addormentati sul fronte scuola". E, dopo aver annunciato che aderirà allo sciopero generale proclamato dalla Cgil venerdì prossimo, tende la mano al sindacato autonomo. "Disponibilissimo a confrontarmi anche con lo Snals (che per domani ha proclamato una giornata di sciopero della scuola insieme a Gilda, Unicobas, Cisl e Uil) - replica sereno - e mi auguro che anche a livello nazionale ci sia la possibilità di instaurare un dialogo".
Poi incalza: "In Parlamento noi rappresentanti dell'Ulivo stiamo conducendo una battaglia contro la legge Finanziaria, contro i tagli della scuola e contro la legge delega che la Moratti sta cercando di far approvare al Senato. Ho l'impressione che sia in atto un progetto per destrutturare la scuola".
Martella, membro della commissione Cultura alla Camera, rivendica poi alcune iniziative per cercare di non "far ritornare la scuola indietro di almeno 15-20 anni".
"E' incredibile come questo Governo non consideri la scuola una risorsa di questo Paese bensì un costo da tagliare - continua - E lo dimostra la Finanziaria, dove non è contenuto alcuno stanziamento per la legge delega che, per altro, se verrà approvata, dovrà giocoforza autofinanziarsi con i tagli. Che andranno ad impoverire un comparto che già sta per essere smembrato. Per il biennio 2003-2005, infatti, il governo ha previsto risparmi per circa 309,9 milioni di euro e l'articolo 22 della Finanziaria prevede un ulteriore taglio anche di personale Ata e di docenti. Una riduzione che colpirà soprattutto le fasce più deboli".
"Per fortuna, come ha dimostrato la massiccia adesione alla manifestazione studentesca di Venezia di metà settembre - ha concluso Martella - c'è un ampio fronte comune a difesa della scuola che non può essere impoverita per mere questioni di bilancio".


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