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Nazione-MASSA '#8212; "No al "Moratti-pensiero",

MASSA '#8212; "No al "Moratti-pensiero", MASSA '#8212; "No al "Moratti-pensiero", sì alla difesa dell'articolo 18, sì alla pace e no alla guerra". Sono queste le motivazioni che hanno spinto ...

13/10/2002
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La Nazione

MASSA '#8212; "No al "Moratti-pensiero",

MASSA '#8212; "No al "Moratti-pensiero", sì alla difesa dell'articolo 18, sì alla pace e no alla guerra". Sono queste le motivazioni che hanno spinto gli studenti apuani a scendere in piazza per manifestare contro la politica che il governo sta portando avanti su diversi fronti.
Il maltempo però ha costretto gli studenti (che per la verità non erano moltissimi) a rinunciare a sfilare in corteo per le strade cittadine e ad optare per un sit-in nell'atrio di Palazzo Comunale. La protesta, organizzata dalla neonata associazione studentesca "Studenti.net" e dalla Sinistra Giovanile ha avuto come obiettivo quello far sentire la loro voce per contrastare il taglio alla rappresentanza studentesca, dei fondi per le scuole e di opporsi a quella che viene giudicata come un'operazione di ridimensionamento dell'istruzione pubblicada parte del ministro Moratti considerata, da molti, il primo problema della scuola italiana.
"Gli studenti '#8212; ha spiegato Francesco Bennati, responsabile della Scuola per la Sinistra Giovanile '#8212; non contano nulla nei consigli d'istituto e questo emerge anche dal fatto che nessuno li consulta sulla riforma e su tutte le altre tematiche legate al mondo della scuola. A questo, va aggiunto il finanziamento alle scuole private e l'inutilità dell'Esame di Stato in cui la prevalenza dei membri interni va a discapito del valore del titolo di studio e favorisce le scuole private. Il caro libri e la faziosità contenute nelle 'nuove edizioni' aggiungono problemi, ai problemi esistenti, così come i programmi di studio che sono senz'altro troppo antiquati e nozionistici. Ultimo, ma non per importanza, lo scarso rapporto che il sistema scolastico ha con il mondo del lavoro".
Non solo problemi scolastici, lo dicevamo. I giovani studenti massesi hanno volute solidarizzare anche con i lavoratori riguardo all'articolo 18: la difesa del posto di lavoro e la salvaguardia dei diritti delle maestranze sono state considerate, infatti problematiche, da prendere in seria considerazione visto che ai "padri succederanno i figli". L'attuale situazione internazionale, infine, è stata al centro di un'ampia riflessione che è sfociata con un fermo no alla guerra in Iraq: una guerra che, a detta ragazzi, innescherebbe una vera e propria polveriera mondiale. "La pace fra i popoli '#8212; ha concluso '#8212; Bennati '#8212; è un valore e una condizione troppo importante per arrivare a perderla in un istante: è un valore che va assolutamente salvaguardato mettendo in atto la diplomazia e il dialogo".

di Simonetta Tonarelli


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