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Messaggero-Scuola, la stretta è su bidelli e professori

Tagli per 242 milioni in un triennio, ma arrivano anche assunzioni di precari Scuola, la stretta è su bidelli e professori di ANNA MARIA SERSALE ROMA '#8212; Per la scuola sono previsti tagli d...

01/10/2002
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Il Messaggero

Tagli per 242 milioni in un triennio, ma arrivano anche assunzioni di precari
Scuola, la stretta è su bidelli e professori
di ANNA MARIA SERSALE

ROMA '#8212; Per la scuola sono previsti tagli di spesa per 242 milioni di euro, suddivisi in tre anni. Ed è previsto il recupero di risorse con la riorganizzazione e la riduzione del personale, anche se al ministro Letizia Moratti verrà momentaneamente permesso di sbloccare un bel po' di assunzioni, delle 21mila che aveva inutilmente chiesto a inizio estate. Le assunzioni dovrebbero riguardare immissioni in ruolo di personale già impiegato, da regolarizzare attingendo dalle graduatorie permanenti e dalle liste dei vincitori di concorso. E' certamente contraddittorio lo sblocco delle assunzioni e il taglio del personale. Solo i meccanismi contorti che regolano la gestione della scuola giustificano due misure antitetiche. Da un lato c'è la necessità di sanare gli aventi diritto al ruolo ancora utilizzati in veste di precari (per il veto del Tesoro). Dall'altro, per poter riaprire le assunzioni, c'è la necessità di predisporre un piano di economie, risparmi e lotta agli sprechi. Da anni, nei rapporti interni che circolano nelle stanze dei ministeri dell'Istruzione e del Tesoro si parla di 50-100mila insegnanti di troppo. La linea, dunque, è quella di ridurre il fabbisogno di insegnanti con un paio di interventi: il ritorno del maestro unico alle elementari e la riduzione degli "spezzoni" di cattedra per tutti, manovra già avviata con la Finanziaria del 2002, costringendo ciascun insegnante ad avere almeno le 18 ore di insegnamento "frontale", anche se in scuole diverse.
Alle elementari ci sarà il maestro "prevalente", un tuttologo coadiuvato da altri maestri solo per l'insegnamento della lingua straniera e per le ore di tempo pieno. Con questa nuova organizzazione salterà il team dei tre maestri su due classi e il loro utilizzo per discipline. Come conseguenza si ridurrà l'organico di un terzo: secondo i sindacati, infatti, sono a rischio 80mila dei 250mila posti attuali. Quanto agli "spezzoni" si tenderà a non lasciare insegnanti sottoutilizzati. Se un docente di matematica, ad esempio, ha tre classi con un impegno di cinque ore, gliene mancano tre per raggiungere le diciotto settimanali. Così, con uno straordinario l'insegnante può coprire anche una quarta classe. Quest'operazione, apparentemente di poco conto, comporterebbe un risparmio di 12.500 cattedre nel prossimo anno scolastico.
Un'altra manovra riguarderà gli insegnanti "fuori-ruolo". Ce ne sono 18 mila distaccati a vario titolo. Quelli con incarico sindacale o eletti nelle liste degli enti locali, oppure in Parlamento non possono essere toccati. Ma gli altri, quelli che hanno compiti di collaborazione o di studio negli ex provveditorati, nelle ambasciate o in altri uffici, verranno richiamati in servizio. Restano poi i 5.300 "non idonei". Non potendo più insegnare per motivi di salute, svolgono attività amministrative. Di questi 3.900 sono andati definitivamente "fuori ruolo". La Finanziaria gli offrirà la possibilità di transitare in altri settori dell'amministrazione scolastica o statale o presso enti pubblici. Se i docenti rifiuteranno potranno restare in servizio per altri cinque anni, ma poi perderanno il posto.
Altri risparmi sono previsti con i tagli alle classi. In ogni aula potrà essere ospitato un alunno in più. Calcolando che gli istituti sono 60 mila, il calo delle classi sarà sensibile. Stando ai primi calcoli degli esperti questo provvedimento da solo produrrebbe una contrazione di 50 mila posti di organico. Preoccupato anche il personae Ata, il personale tecnico-ausiliario, che comprende bidelli, custodi e segretari. Per loro la scure della Finanziaria prevede una riduzione del 20%. Per il 2003, intanto, verrebbero meno 2.500-3.000 posti di bidello.


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