Messaggero-.Frosinone-Cura Moratti, scuole a rischio paralisi

Tecnici e professionali i più colpiti dai tagli della Finanzaria, studenti costretti a risparmiare sui materiali e sulle copie
Cura Moratti, scuole a rischio paralisi
L'allarme dei presidi degli istituti ciociari: bloccate le attività di laboratorio
di GIANPAOLO RUSSO
Rischio paralisi nell'attività didattica di molte scuole della provincia di Frosinone. La finanziaria varata dal governo Berlusconi ha, infatti, drasticamente ridotto i fondi per gli istituti superiori (in due anni alcuni istituti hanno visto dimezzarsi il budget economico a loro disposizione), con ripercussioni notevoli anche in Ciociaria. Ad essere maggiormente penalizzati sono gli istituti tecnici e professionali, la cui attività didattica è basata prevalentemente su esercitazioni in laboratorio. "Ci sono molte probabilità che gli studenti svolgano meno esercitazioni - afferma il preside dell'Itis di Frosinone Livio Sotis - in quanto la nostra scuola capace di ospitare circa 950 studenti presenta notevoli problemi di natura gestionale. Rispetto all'anno scorso nel bilancio di quest'anno c'è stato un taglio del 15% dei fondi a nostra disposizione. Anche se siamo all'avanguardia per la strumentazione informatica, ora, inevitabilmente bisognerà stringere la cinghia".
Molto più grave la situazione all'Ipsia del capoluogo (750 studenti), dove i tagli, in questo caso, sono arrivati al 20%. "Dal 2001 ad oggi - spiega il preside Giovanni Carlini - il nostro budget è stato diminuito del 50%. Noi lavoriamo soprattutto con agenti chimici che, una volta terminati, difficilmente possono essere riacquistati determinando in questo caso una riduzione delle esercitazioni in laboratorio. Ciò va ad inficiare pesantemente l'attività didattica in quanto la nostra scuola basa molto del suo insegnamento proprio sull'attività pratica. A questo andiamo ad aggiungere un taglio previsto del 5% del corpo docente e il quadro è fin troppo chiaro". E per questa prospettiva il consiglio d'Istituto ha bollato come inaccettabile un taglio del genere che non consente di adeguare le dotazioni di attrezzature, di sussidi scolastici e di materiale necessario alle esercitazioni didattiche. La "cura dimagrante" del ministro Moratti, non ha risparmiato Cassino. "Per il 2003 - dichiara Mario Venturino, preside dell'Itis, la scuola più grande della provincia con i suoi 1.250 alunni - ci hanno tolto circa 15 mila euro. Oltre a bloccare ogni forma di investimento per rinnovare le attrezzature, siamo a rischio anche per le più semplici operazioni di routine: dai dischi per i computer alle provette del laboratotio, dalla carta alle cartucce della stampante. Ogni studente dovrà contenere il consumo del materiale da utilizzare".
"Noi - spiega Valeriano Di Biasio preside dell'Ipsia di Cassino - abbiamo visto decurtare i fondi a nostra disposizione di circa 10 mila euro. Se i macchinari su cui operano i nostri studenti si dovessero rompere, la loro sostituzione o riparazione sarà difficoltosa. Abbiamo 4 laboratori di informatica per 750 studenti. Già, inoltre, abbiamo imposto ai ragazzi di farsi alcune fotocopie da soli per cercare di risparmiare sulla carta. Purtroppo siamo arrivati a questo punto".
Leggermente meglio va all'Istituto tecnico commerciale di Alatri: "Da noi - dichiara la vice preside - il taglio è di circa il 10% rispetto all'anno scorso. Escludiamo il blocco delle attività di laboratorio di chimica e di informatica ma di certo ci sarà quello dell'ammmodernamento delle attrezzature".