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Mattino-Salerno-Scuola, offensiva anti-Moratti

ASSEMBLEA A PALAZZO SANT'AGOSTINO Scuola, offensiva anti-Moratti La Cgil lancia la mobilitazione contro la riforma La Cgil lancia la mobilitazione in vista della gioranta di lotta nazionale, contr...

09/04/2003
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Il Mattino

ASSEMBLEA A PALAZZO SANT'AGOSTINO
Scuola, offensiva anti-Moratti
La Cgil lancia la mobilitazione contro la riforma
La Cgil lancia la mobilitazione in vista della gioranta di lotta nazionale, contro la riforma della scuola firmata Moratti. Assemebla, ieri pomeriggio, a Palazzo Sant'Agostino con la paretcipazione di docenti e studenti. È una contestazione di merito e d metodo quella che arma la posizione della Cgil. Quella riforma è passata facendo strage delle regole del confronto democratico perchè "alla sua approvazione - ha accusato Carmine Gonnella, segretario provinciale del sindacato - non si è giunti coinvolgendo in un confronto aperto gli utenti della scuola, i suoi operatori" e più ampiamente le forze sociali e culturali. Con l'aggravante di avere coperto l'assenza di dibattito con "l'offensiva mediatica - ha sottolineato Gonnella - scatenata dal sistema televisivo".
Nel merito quella riforma, per come articola percorsi formativi "produrrà - avverte la Cgil salernitana - l'arretramento del livello di istruzione complessivo del Paese e la riduzione dell'obbligo scolastico". È questo uno dei punti caldi che manifesta "la mancanza di rispetto - accusa Gonnella - dei bambini e delle scelte sui percorsi formativi da parte dei ragazzi". Sul tappeto è la complessa questione dell'anticipo dell'età di iscrizione ma anche della scelta dell'indirizzo formativo che, nel predisporre insormontabili rigidità, di fatto finisce per reintrodurre profili di discriminazione. Contro questi aspetti nevralgici e per demolirli, la Cgil ha promosso ricorso davanti alla Corte Costituzionale.
Quello che la Cgil pensa e che gli insegnanti condividono ha trovato, nell'assemblea di ieri sera, plastica evidenza nelle parole di uno studente, Antonio Capezzuto dell'Unione degli studenti. Che si è polemicamente chiesto: "Perchè il governo che parla tanto di rapporto con i giovani perchè non ci ha coinvolto prima di decidere?". Ed ha aggiunto, riferendosi all'organizzazione dei percorsi formativi: "Non vogliamo progetti che dividano le braccia dalle le menti della futura società".
Al dibattito sono intervenuti Peppe Carbonara, dirigente provinciale della Cgil, Eufrasia Leopore, Piero Lucia, segretario regionale formazione Cgil, Carmelo Morena, Lino Picca, Teresa D'Alessio e Clara Lodomini.
Nel corso del confronto sono stati inoltre evidenziati gli aspetti di penalizzazione che derivano dalla riforma: tagli agli organici del personale Ata e dei docenti di sostegno, 600 in meno in Campania, riduzione della partecipazione degli studenti e delle famiglie alla vita pubblica della scuola, riduzione del tempo-scuola a 25 ore settimanali, scomparsa dell'organico funzionale, abolizione di tutti i progetti finanziati. Tutti tasselli di un unico disegno di "precarizzazione e smantellamento dello Stato sociale".


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