Mattino-Napoli-Scuola, la scure sulle assunzioni

Decisa dal ministero la ripartizione dei prof di ruolo senza tener conto dei trasferimenti dalle città del Nord
Scuola, la scure sulle assunzioni
A Napoli 777 le immissioni per i docenti. La rabbia dei sindacati: così paga solo il Sud
ANNA MARIA ASPRONE
Amarezza, rabbia, delusione. Ai sindacati non è andata giù la definitiva ripartizione, del contingente di precari da immettere in ruolo, ufficializzata ieri dalla Moratti. Tutto il mese di luglio si è consumato nel braccio di ferro con il ministro sulla questione dell'aliquota del 18,63% da applicare, secondo il decreto, sui posti vacanti ma solo dopo le operazioni di trasferimento e passaggio. Per i sindacati l'inversione di rotta era l'unico modo per non penalizzare ancora il Sud. Invece, fumata nera.
"Le nostre preoccupazioni erano fondate - sostiene il segretario generale della Cisl Scuola Luigi Bifulco - La regione ha perso 140 docenti e 3 personale Ata tra il vecchio decreto e quello definitivo del Miur. Sapevamo che sarebbe stato penalizzato il Sud. È una beffa ulteriore - aggiunge Bifulco - dopo il danno subito da un provvedimento insufficiente rispetto ai posti vacanti".
Il nuovo decreto taglia 69 posti a Salerno; 35 li perde Avellino, 27 Benevento, 31 Caserta, solo Napoli ne recupera 22. Per il personale Ata, 2 posti in più a Salerno mentre Napoli ne perde altrettanti e Caserta 3. Particolarmente penalizzati, invece, i collaboratori scolastici, a vantaggio dei direttori dei servizi. "A Napoli sono appena 777 i posti da ripartire tra i vari ordini e gradi di scuola - spiega Libero Tassella, coordinatore provinciale della Gilda degli insegnanti - . Sull'aliquota del 18.6% esprimemmo le nostre riserve. Altro sarebbe stato applicare l'aliquota sui posti vacanti prima dei trasferimenti. Questi numeri - aggiunge Tassella - sono una goccia d'acqua a fronte di centinaia di posti disponibili; ma si sa, i docenti è meglio mantenerli precari a lungo, costano di meno e costeranno sempre meno". In questi giorni sono state pubblicate nell'albo del Csa di Napoli anche le graduatorie definitive di I e II fascia e gli elenchi del sostegno. Il ricorso giurisdizionale entro 60 giorni oppure il ricorso straordinario al Capo dello Stato entro 120 giorni. è previsto solo per vizi di legittimità.Per evitare errori e quindi slittamenti i precari dovranno controllare la posizione in graduatorie prima delle immissioni in ruolo e delle supplenze per far correggere in autotutela gli errori. "Ci hanno già segnalato - conclude Tassella - che nelle graduatorie risulterebbero ancora docenti già di ruolo per lo stesso insegnamento". Ogni anno proprio per il caos che segue le rettifiche per trasferimenti, passaggi, utilizzazioni e assegnazioni provvisorie spunta il fenomeno delle "cattedre fantasma" che rallentano le operazioni di conferimento delle supplenze". Ancora in via di definizione invece la compilazione delle permanenti di terza fascia che slitteranno ad agosto. "Le immissioni in ruolo in Campania sono appena 1449, - dice Franco Buccino, segretario della Cgil scuola - i posti vacanti e disponibili sono dieci volte di più. L'amministrazione, di essi ne coprirà quanti vorrà a sua discrezione. Chi saranno gli immessi in ruolo? Non solo quelli che hanno alti punteggi e molti anni di servizio, ma quanti hanno fatto ricorso a titoli di sostegno, a riserve e ad altri stratagemmi". Più cauto il giudizio della Uil "L'importante è cominciare - dice Luigi Panacea, segretario della Uil scuola - anche se le immissioni sono poche rispetto alle attese. C'è comunque un impegno del Governo ad attuare un piano pluriennale per aumentare il numero di precari da avviare al lavoro".