Mattino-Napoli-Provveditorato in difesa: "Solo pochi casi isolati"

Provveditorato in difesa: "Solo pochi casi isolati"
E ora che succede? Cosa deve aspettarsi chi (ancora non si sa il numero esatto), si è ritrovato con il conferimento dell'incarico a tempo determinato ma, poi, recatosi nella sede scelta non ha trovato la cattedra?. Si rifarà tutto d'accapo?. Ci sarà una nuova convocazione? E, poichè con oggi tutte le supplenze di competenza del Provveditorato sono state conferite, come si procederà? Si rimetterà tutto in discussione o si procederà a passo di gambero, scalzando a ritroso tutti quelli che si trovavano in graduatoria subito dopo il povero precario, titolare anche se solo per un anno di una cattedra fantasma?. Domande a cui il Csa tenta di far fronte gettando acqua sul fuoco delle polemiche. "Si tratta solo di pochi casi - tranquillizza il dirigente ad interim Luigi De Filippis - Su 1500 posti da assegnare per Medie e Superiori l'errore è inevitabile. Non dobbiamo drammatizzare. I motivi possono essere tanti: o un'errata informazione sulle disponiblità da parte delle scuole o un disguido o ancora qualche assegnazione provvisoria o un trasferimento di un docente di ruolo. Controlleremo in fretta e risolveremo il problema. Quel che è certo- conclude De Filippis - è che non perderanno certo la supplenza". Duro invece il commento dei sindacati della scuola. "È una vergogna - dice Libero Tassella, coordinatore provinciale della Gilda degli insegnanti - Questo è un altro esempio della tanto sbandierata efficienza "aziendale" della scuola morattiana. La pazienza dei docenti precari è stata già messa a dura prova dalle mancate immissioni in ruolo, dalla politica dei tagli e precarizzazione che mette a rischio la qualità della scuola pubblica. Il C.s.a. per assurde scadenze ministeriali e per le sue interne deficienze organizzative ed operative , non riesce a rispettare le legittime esigenze ed aspirazioni dei docenti precari. A loro - conclude Tassella -, a tutti i precari va tuitta la nostra solidarietà". "L'Amministrazione - aggiunge Franco Buccino, della Cgil Scuola - per i ritardi e gli errori compiuti nelle operazioni, non offre un quadro di disponibilità credibile. Le cattedre compaiono e, più spesso scompaiono; non certo per responsabilità degli impiegati dell'ex provveditorato, costretti anzi al solito superlavoro estivo. Comunque si rischia di dover ripetere le convocazioni. L'Amministrazione, a mio avviso, passerà gran parte dei prossimi 20 giorni di agosto a riparare - con rettifiche e riconvocazioni - i danni da essa stessa determinati. E poi dal 26 agosto la palla passerà alle scuole polo per il nuovo round di supplenze".
Sostanzialmente d'accordo anche la Cisl scuola che tuttavia cerca una mediazione. "Sulla vicenda nomine, siamo di fronte all'assenza, di una programmazione - dice Luigi Bifulco, segretario generale della Cisl Scuola - pur esprimendo un giudizio negativo, invito, però, tutti al buon senso. Non c'è dubbio che si scontano ritardi ma questo non deve mettere in discussione il diritto sacrosanto di ciascuno. Non si può bloccare tutto, significherebbe ricominciare daccapo con uno stravolgimento che allargherebbe la soglia degli esclusi. Ma non si può nemmeno non tener conto della facoltà di scelta esercitata. Perciò, la soluzione più ragionevole appare quella del mantenimento della situazione maturata, rinviando ai prossimi giorni le decisioni su chi è stato ingiustamente penalizzato".
a.m.a.