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Mattino-Napoli-La rivolta dei docenti

LA RIVOLTA DEI DOCENTI DANIELA DE CRESCENZO Sindacati pronti alla battaglia. Oggi incontreranno il direttore scolastico regionale, Alberto Bottino, per discutere della distribuzione dei tagli deg...

16/03/2003
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Il Mattino

LA RIVOLTA
DEI DOCENTI
DANIELA DE CRESCENZO
Sindacati pronti alla battaglia. Oggi incontreranno il direttore scolastico regionale, Alberto Bottino, per discutere della distribuzione dei tagli degli organici.La Campania, lo ha deciso il ministero, sarà la regione più colpita e perderà 1343 posti (704 alle elementari, 185 alle medie. 460 alle superiori), più della metà (7000) a Napoli e in provincia.
Ma il summit rischia di trasformarsi in una bagarre: i rappresentanti dei lavoratori, infatti, si mostrano compatti nel rifiutare le cifre fornite dal ministero e chiederanno, quindi, al direttore regionale scolastico di mettersi dalla loro parte. Altrimenti sarà battaglia. "Lo scorso anno la Lombardia rispedì al mittente le decisioni prese dalla Moratti anche grazie alla presa di posizione del direttore scolastico regionale che contestò le cifre ministeriali", sostiene Carmine Gonnella che oggi rappresenterà la Cgil. Ma Bottino sembra muoversi su tutt'altra linea e spiega: "I 1343 posti in meno assegnati alla Campania dal ministero sono frutto di un calcolo matematico che ha tenuto conto della diminuzione delle iscrizioni e dell'accorpamento degli spezzoni di cattedra".
La situazione monitorata finora è addirittura peggiore di quella prevista: per le elementari, infatti, a Napoli e provincia erano previsti 4000 alunni in meno, invece ce ne sono stati 5000. I tagli, poi, metteranno in grave crisi, a Napoli, i cosiddetti progetti provinciali ai quali lavorano circa cento docenti fuori organico. Per il momento l'unica certezza sembra riguardare Chance (un piano contro la dispersione) che dovrebbe essere salvato. Degli altri progetti si discuterà oggi.
Un po' di ossigeno potrebbe portarlo la riforma. Il ministro Moratti, infatti, ha annunciato la riapertura delle iscrizioni per permettere ai bambini nati entro l'aprile del 2000 di entrare nelle classi delle materne . In prima elementare si potranno iscrivere i bambini nati entro l'aprile '98. Se si calcola che a Napoli e provincia gli iscritti in prima sono 31.253, è facile prevedere che ne dovrebbero arrivare altri diecimila, azzerando completamente la necessità dei tagli almeno per le elementari. Per il momento, però, l'argomento non è stato trattato in sede nazionale. Ma i sindacati, lo dicevamo, promettono battaglia: "l'obiettivo del Governo è la ghettizzazione del Mezzogiorno e il definitivo affossamento della scuola pubblica statale - sostiene il segretario campano della Cisl, Luigi Bifulco - Non si può adottare un criterio uniforme per tutto il Paese senza tenere conto delle differenze esistenti tra Nord e Sud. Qui bisogna combattere la dispersione scolastica, il disagio sociale, e si ha bisogno di progetti integrativi da realizzare, quindi si deve incrementare il corpo docente invece di ridurlo".


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