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Mattino-Napoli-Assalto alle cattedre ancora caos ed errori

Assalto alle cattedre ancora caos ed errori "I posti? Assurdo, questo è un gioco al massacro" ANNA BERNASCONI DE LUCA ...

01/08/2002
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Il Mattino

Assalto alle cattedre ancora caos ed errori
"I posti? Assurdo, questo è un gioco al massacro"
ANNA BERNASCONI DE LUCA


Ora tocca ai presidi. Dal 21 agosto saranno loro a gestire la bollente assegnazione dei posti residuali ai supplenti, concludendo le nomine entro i cinque giorni seguenti. La competenza del Csa, il centro servizi amministrativi, in materia di assegnazioni si è conclusa ieri. Sono state coperte quasi tutte le cattedre di materne e elementari (mancano 152 nomine, cioè l'8,56%), mentre sono stati definiti 1526 contratti per le Secondarie, coprendo, in dettaglio, il 77 e il 63 per cento dei posti ordinari rispettivamente di Medie e Superiori e il 93 e il 63 per cento dei posti di sostegno.
Ma un altro malinteso, intanto, si è sommato alla polemica sulle "cattedre-fantasma", dando fuoco alla rabbia di parte di quei 570 insegnanti di italiano, storia e geografia che ieri hanno dovuto trascorrere una seconda giornata al Ferraris di via Labriola, per ottenere uno dei 160 posti disponibili per le loro materie.
Racconta Giuseppe Piccinello, dirigente della Cisl: "A metà mattinata i funzionari del Provveditorato hanno deciso di evidenziare in giallo le cattedre ancora disponibili sulle liste, per velocizzare le operazioni di assegnazione. Un'insegnante napoletana aveva appena concluso l'operazione, rassegnandosi all'idea di fare la pendolare a Ischia, quando il marito si è accorto che la candidata successiva in graduatoria aveva appena ottenuto un posto nel capoluogo, apparso improvvisamente sulla lista dove prima non c'era". E' stato il caos: alle proteste della coppia si è unita l'indignazione degli altri insegnanti, causando l'intervento delle forze dell'ordine.
"La responsabile delle operazioni, la dottoressa De Liso, ha verbalizzato l'errore, stracciando le nomine che non erano ancora state consegnate e invertendo l'assegnazione delle cattedre", conclude Piccinello.
Ma intanto i docenti esausti e accaldati si sono sentiti ancora una volta presi in giro. Accusa Antonella, madre da soli 5 mesi: "Le cattedre scompaiono e ricompaiono di giorno in giorno. Già l'anno scorso sono stata tagliata fuori da una categoria di assegnazione perché mi era stato conteggiato erroneamente il punteggio. E adesso sto qui a sperare in un posto a Ischia, quando probabilmente ad agosto ci saranno nuove cattedre a Napoli. D'altronde non posso rischiare di perdere il prossimo anno, e con esso 12 punti in graduatoria".
E a lei, come alle altre migliaia di insegnanti che si barcamenano tra punteggi e graduatorie, burocrazie e tempi da rispettare, come si fa a chiedere di capire che, del resto, errare è umano?


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