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Manifesto-Si ferma la scuola

Si ferma la scuola Cgil, manifestazione unitaria. Sì dei sindacati IAIA VANTAGGIATO Tutto sembra tranne che un "tranquillo avvio di anno scolastico". L'ennesima smentita alle dichiarazioni ottimi...

25/09/2002
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il manifesto

Si ferma la scuola
Cgil, manifestazione unitaria. Sì dei sindacati
IAIA VANTAGGIATO
Tutto sembra tranne che un "tranquillo avvio di anno scolastico". L'ennesima smentita alle dichiarazioni ottimistiche di Letizia Moratti arriva dal fronte sindacale che, compatto, dichiara guerra al ministero dell'istruzione e alle sciagurate scelte di politica economica operate dal governo. La Cgil scuola conferma il suo impegno per la riuscita dello sciopero generale del 18 ottobre e rilancia: ci sono tutte le condizioni perché i sindacati di categoria definiscano una iniziativa di lotta comune. Magari sotto forma - dichiara Enrico Panini - di "una imponente manifestazione nazionale". Non si fanno certo pregare i Cobas che l'appuntamento unitario lo caldeggiano da tempo e che - per il 18 ottobre - hanno già proclamato una giornata di protesta: "Sarebbe bene - afferma Piero Bernocchi - che per quella data ci fosse una convergenza generale e che si raggiungesse il massimo dell'unità tra docenti e tra docenti e personale Ata".

Tutti nel mirino - come è ormai sin troppo chiaro - non solo di una sperimentazione pasticciata che persino molte delle scuole prescelte rifiutano di applicare, ma soprattutto dei pesantissimi tagli all'organico previsti dalla finanziaria. Tagli ai quali si aggiunge - non ultimo - il mancato avvio del negoziato per il rinnovo del contratto.

Ce n'è abbastanza per risvegliare dal torpore anche Cisl, Uil e Snals che proclamano lo sciopero generale in difesa della scuola pubblica. Uniti sui fini - sì al rinnovo contrattuale, no a tagli indiscriminati, mancati reclutamenti in ruolo e assenza di investimenti - ma ancora incerti sulla data della mobilitazione. Solo un sufferimento: che ne direste del 18 ottobre? La Gilda, intanto, gioca d'anticipo e proclama il suo sciopero per il 14.

Irritazione e indignazione, insomma, serpeggiano dovunque. Perché - sebbene sia in agenda un incontro tra sindacati e ministero su legge finanziaria e piano pluriennale di investimenti - "il governo interviene unilateralmente su questioni contrattuali con un decreto legge". La denuncia di Panini trova conferma nel fallito tentativo di conciliazione svoltosi ieri tra ministero e Snals: un incontro deludente - dichiara il segretario Fedele Ricciato - che certo non basta a far rientrare "lo stato di agitazione da noi proclamato".

Tempesta anche sulle isole: in Sicilia si fa incandescentela protesta sul buono scuola, mentre in Sardegna - lontano dagli agi di villa Certosa - la sperimentazione non decolla. Parola del direttore regionale della pubblica istruzione Armando Pietrella.


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