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Manifesto-Scuola: "Circondate quello spinello"

Scuola: "Circondate quello spinello" Iniziato l'anno scolastico all'insegna della "lotta alla droga". Controlli "speciali" davanti agli istituti. Ignorata invece la situazione degli insegnanti preca...

16/09/2003
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il manifesto

Scuola: "Circondate quello spinello"
Iniziato l'anno scolastico all'insegna della "lotta alla droga". Controlli "speciali" davanti agli istituti. Ignorata invece la situazione degli insegnanti precari. Ma in venticinque città già parte la protesta degli studenti in difesa della scuola pubblica
Abili mosse Controlli davanti alle scuole e nei luoghi frequentati dagli studenti. Scatta l'emergenza droga e passa in secondo piano la protesta dei precari
IAIA VANTAGGIATO
Sorvegliare e punire: con queste parole d'ordine - e a suon di moralistiche fanfare - l'anno scolastico si avvia a partire. Controlli antidroga davanti alle scuole che potrebbero essere seguiti a breve - se mai venisse accolta la delirante proposta del consigliere regionale della Lombardia Silvia Ferretto (An) - da veri e propri test, simili a quelli utilizzati per controllare il tasso alcolico, cui affiancare corsi antidroga per i professori, sostegno alle comunità terapeutiche e divieto dell'uso personale. Di che cosa non è specificato ma lo scenario ha comunque un che di surreale. A cosa ricorreranno? Agenti in borghese, perquisizioni, cani poliziotto, palloncini colorati tanto per consentire un sereno inizio delle lezioni? E se poi quelli ti fregano - sono furbi gli studenti - e gli spinelli se li fanno fuori dall'orario di scuola? Che fai? Controlli le spiagge, i luoghi di vacanze, portoni e cortili? Allerti l'esercito e la marina militare manco fossimo in una scena dei Blues Brothers?

Ma è sempre meglio affrontare l'emergenza droga che non quella precari. Sollecitati da una circolare diffusa dal capo della polizia Gianni De Gennaro - in merito alla quale Titti De Simone, capogruppo di Rc in commissione cultura della camera alla Camera, ha già presentato un'interpellanza al ministro degli interni - i controlli antidroga sono comunque scattati già a partire da ieri. Fuori dagli istituti scolastici ma anche nei luoghi in cui gli studenti abitualmente si incontrano. E nell'operazione sono stati coinvolti anche i comitati provinciali per l'ordine e la sicurezza pubblica al fine di adottare "opportuni provvedimenti preventivi, garantire il regolare funzionamento delle attività didattiche, tutelare il diritto allo studio e prevenire turbative".

Quest'ultimo, in realtà, sembrerebbe essere lo scopo principale dell'intera operazione. La stringata circolare raccomanda, infatti, di intensificare i servizi informativi per "percepire tempestivamente fermenti tra la popolazione studentesca" ovvero eventuali agitazioni.

E qui che al capo della polizia va riconosciuto un particolare acume. Perché gli studenti, agitati lo sono per davvero: oggi, in oltre 25 città italiane, hanno dato vita a "manifestazioni creative" in difesa della scuola pubblica. In alcune scuole della Toscana, molti di loro - quelli aderenti a "Studenti.net" - hanno indossato maschere raffiguranti Berlusconi, Moratti e Tremonti con tanto di studenti tenuti al guinzaglio: "Abbiamo voluto dimostrare - hanno detto - la deriva padronale della scuola pubblica. Siamo solo all'inizio e non ci fermeremo". All'iniziativa - chiamata "Liberi Tutti" - si è associato un volantinaggio dell'Ulivo con il supporto e la presenza di alcuni esponenti della coalizione di centro-sinistra mentre i Verdi hanno "volantinato" davanti a numerose scuole italiane "per difenderle - come ha detto Pecoraro Scanio - senza se e senza ma".

Anche gli studenti dell'Uds si sono fatti sentire con una lettera aperta indirizzata al presidente Ciampi in occasione della cerimonia di apertura dell'anno scolastico: "Arresti il declino della scuola pubblica. Quella scuola in cui nei prossimi giorni discuteremo anche di quello che è stato il fascismo, vista l'oscenità morale raggiunta dal nostro presidente del consiglio con le sue battute che infangano la nostra storia e le nostre radici".

Prosegue, intanto, il presidio degli insegnanti precari davanti a Montecitorio: "Nella partita giocata sulla nostra pelle - hanno affermato - è stata fatta valere la logica immorale e vile dell'azzeramento della professionalità".


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