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Manifesto-Milano diserta l'ora di religione

Milano diserta l'ora di religione Prof senza alunni in 183 classi, nonostante il "regalo" della Moratti GIORGIO SALVETTI MILANO Ormai solo l'Altissimo e santa madre chiesa possono soddisfare le ...

08/09/2004
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il manifesto

Milano diserta l'ora di religione
Prof senza alunni in 183 classi, nonostante il "regalo" della Moratti
GIORGIO SALVETTI
MILANO
Ormai solo l'Altissimo e santa madre chiesa possono soddisfare le supplicanti preghiere degli insegnanti di religione della diocesi di Milano. Il potere terreno del ministro Letizia Moratti in tre anni e mezzo di governo ha già fatto miracoli fuori dal mondo: un concorso solo per professori di religione, che spiana la strada alle altre cattedre, ben 15 mila assunzioni in Italiaa fronte di appena 12 mila nuovi posti per gli insegnanti di tutte le altre materie, e copertura di oltre il 70% dei posti non ancora assegnati mentre solo il 20% degli altri precari è stato messo in ruolo. Solo in Lombardia, oltre 900 aspiranti si sono sottoposti al concorso per ricevere la manna provvidenziale dispensata dalla Moratti (le graduatorie sono state pubblicate da pochi giorni). Più di così è impossibile chiedere alla misericordiosa ministra. Forse per questo, ieri, i 1800 docenti cattolici milanesi già in ruolo, si sono recati in pellegrinaggio dall'abate di sant'Agostino Erminio De Scalzi. A fare che? Sono angosciati da un "pericolo" che ormai da anni incombe inesorabile sulle loro anime - e sul loro posto di lavoro. A Milano e dintorni sono sempre di più gli studenti grandi e piccoli che non hanno alcuna intenzione di avvalersi dell'ora di religione: 60 mila nella diocesi di Milano, 30 mila solo a Milano città, con ben 183 classi in cui tutti gli alunni, nessuno escluso, dicono "no" all'ora di religione.

Per il dogma della domanda e dell'offerta non c'è decreto ministeriale che tenga: contro la minaccia dal basso degli studenti e delle famiglie senza dio, nulla può neppure l'intercessione ministeriale. E allora i docenti cattolici disperati, per voce del loro presidente Alberto Giannino, possono solo lanciare un misto di strali e lamentose questue in tutte le direzioni. Verso la curia, il cui ufficio diretto da don Giovanni Giavini "in questi anni ha tirato a campare come se questo dato fosse ineluttabile", e persino verso il cardinale di Milano, Dionigi Tettamanzi, lui "deve andare meno ai convegni e dedicarsi di più ai problemi spirituali della diocesi elaborando un piano per contenere il fenomeno". Loro, gli insegnanti, prenderanno corsi di aggiornamento e faranno mea culpa.

Ma la vera colpa, tanto per non cambiare, è del Demonio. I giovani d'oggi: "Senza dio, non vanno a messa, non si accostano ai sacramenti, non conoscono la bibbia e il credo; sono edonisti, scelgono il sesso sfrenato e la discoteca, aspettano il sabato sera per ubriacarsi e sballarsi fino alle 6 del mattino, amano gli abiti firmati, le macchine, le moto, la play station e l'impianto hi-fi, non leggono quasi niente, prediligono il quotidiano sportivo, amano la tv e hanno un debole per quella deficiente". Magari quella di sua Emittenza.

Penitenza prof, non si sputa nel piatto in cui si mangia...due padre nostro e tre ave maria.


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