FLC CGIL
Contratto Istruzione e ricerca, filo diretto

https://www.flcgil.it/@3766721
Home » Rassegna stampa » Rassegna stampa nazionale » Manifesto-Letizia Moratti, una "Donna moderna"

Manifesto-Letizia Moratti, una "Donna moderna"

RIFORMA Letizia Moratti, una "Donna moderna" In edicola, il testo. La Cgil: "Incostituzionale la legge delega sulla scuola. Ricorreremo alla Consulta" IAIA VANTAGGIATO Edicole transennate, stama...

10/05/2002
Decrease text size Increase text size
il manifesto

RIFORMA
Letizia Moratti, una "Donna moderna"
In edicola, il testo. La Cgil: "Incostituzionale la legge delega sulla scuola. Ricorreremo alla Consulta"
IAIA VANTAGGIATO
Edicole transennate, stamane, per reggere l'assalto dei lettori di Donna moderna e Oggi, i due settimanali cui spetta l'onore di "cangurare" per primi il morattiano opuscolo-guida sulla riforma dellla scuola. Due milioni e mezzo di copie, trentadue pagine di schede esplicative con tanto di glossario e vignette. Il primo per capire, le seconde per ridere. I costi - goliardica precisazione - sono a carico del Poligrafico di stato. "Una scuola per crescere" - questo il nome dell'insolito cadeaux che, da fine maggio, verrà distribuito anche da Corsera, Repubblica e Sole 24 Ore - rappresenta "uno strumento di comunicazione e di dialogo". Quello stesso dialogo - tiene a precisare Moratti - "che ho scelto come metodo di lavoro e che continuerò ad alimentare per tutto il processo di riforma". Per informazioni, rivolgersi a quel certo numero di studenti (e giornalisti) che - solo a dicembre, durante gli Stati generali - sono stati malmenati dai Moratti-boys, una solerte polizia privata senza distintivo né volto.

Ma se la riforma della scuola arriva senza intoppi nelle edicole (insieme a fini ceramiche, armi da guerra e arti di dinosauro) qualche intralcio lo incontra nel corso dell'audizione - in commissione cultura del Senato - di sindacati confederali, Snals e Gilda.

Improponibile e azzardato, sostengono all'unisono, l'avvio della riforma a partire da settembre nonché l'anticipo dell'età d'accesso alle scuole materne ed elementari. "Il governo - tuona Enrico Panini della Cgil - finora ha deciso di non confrontarsi con noi. Dica chiaramente se vuole fare una riforma blindata o avviare il confronto".

Al dialogo Panini sembra credere poco anche perché - sempre di più - si va ventilando l'ipotesi della legge delega, misero monologo che il governo recita solo per se stesso. In materia di istruzione, attacca Panini, il ricorso alla delega è incostituzionale e annuncia - supportato dalle 200mila firme già raccolte - il ricorso alla Consulta.

E di azzardo parla anche la più conciliante Daniela Culturani della Cisl che ribadisce dubbi e preoccupazioni su una scuola in perenne fibrillazione. "Si deve dare tempo alla scuola di agire - afferma - e alle famigli di capire". Quest'ultimo, soprattutto, ci pare un bel problema.

Agguerriti, chi più chi meno, appaiono in mattinata tutti i rappresentanti sindacali e financo la Uil avverte che una "certa tensione" agita il mondo della scuola. Ancora incerto tra luci e ombre del testo di riforma - lo è da mesi e dispiace vederlo così dibattuto - il vicesegretario dello Snals, Achille Massenti, che pur di trovare la luce apre anche all'ipotesi delega. A condizione, avanza debolmente, che "siano introdotte certezze in merito al tempo-scuola e alla dimensione nazionale dello stato giuridico-economico del personale".

Dopo aver mostrato i denti al Senato, i sindacati si sono diretti minacciosi verso il ministero dell'istruzione. Nessuna marcia sul Palazzo d'inverno ma un tranquillo e pianificato incontro con Moratti. Che - forte della sua esperienza con famiglie e studenti - anche lì ha aperto il dialogo e rassicurato tutti: conferma del piano pluriennale di investimenti di 15-19 mila liardi di vecchie lire, risorse aggiuntive già dal 2003, riapertura della trattativa per il rinnovo del contratto, disponibilità a rivedere la questione degli organici.

Un incontro "molto positivo" - commenta con soddisfazione Letizia Moratti - che "segna la ripresa del dialogo con le organizzazioni sindacali". Non starà diventando una preoccupante fissazione, questa del dialogo? Anche perché le suddette organizzazioni sindacali, evidentemente sorde al confronto, ribadiscono: aspettiamo il prossimo Dpef ed eventuali risorse aggiuntive poiché quei miliardi ci sembran pochi.

E, infine, si muove anche la società civile: oltre 9.000 firme di genitori e insegnanti sono state raccolte in 19 province italiane dal "Manifesto dei 500": dicono "no" alla distruzione della scuola pubblica e con Letizia Moratti, almeno loro, non hanno voglia di dialogare.


La nostra rivista online

Servizi e comunicazioni

Seguici su facebook
Rivista mensile Edizioni Conoscenza
Rivista Articolo 33
Filo diretto sul contratto
Filo diretto rinnovo contratto di lavoro
Ora e sempre esperienza!
Servizi assicurativi per iscritti e RSU
Servizi assicurativi iscritti FLC CGIL