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Manifesto - La lotta della scuola

"La lotta della scuola" COSIMO ROSSI "Esiste comunque una domanda politica che ha bisogno di una risposta". Enrico Panini, segretario della Cgil scuola, ha avuto di che tribolare all'indom...

14/02/2002
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il manifesto

"La lotta della scuola"
COSIMO ROSSI

"Esiste comunque una domanda politica che ha bisogno di una risposta". Enrico Panini, segretario della Cgil scuola, ha avuto di che tribolare all'indomani dell'accordo con il governo e della revoca dello sciopero generale del pubblico impiego fissato per venerdì. Molti iscritti, infatti, sono decisi a partecipare ugualmente allo sciopero che rimane confermato dai sindacati di base. Lo stesso Panini ammette che i segnali in questo senso "oggettivi".

Una parte consistente degli iscritti alla Cgil avrebbe preferito confermare lo sciopero, e non dovrebbero essere pochi anche a sciopera domani....

In queste settimane è aumentata una forte domanda di politica rispetto alle questioni che riguardano la controriforma proposta dal ministro Letizia Moratti e più in generale sulle prospettive di un sistema statale di istruzione. Questa domanda politica si è rivolta al 15 febbraio, quindi a una scadenza collocata dentro agli scioperi promossi da Cgil-Cisl e Uil. Quello sciopero era convocato anche su obiettivi di natura contrattuale, e nel momento in cui è stato siglato un accordo che risponde a quegli obiettivi è stata revocato. Ciò non toglie il fatto che resti in campo una forte domanda che necessita di una risposta adeguata da parte nostra.

E la Cgil scuola come intende rispondere?

Contestualmente alla firma dell'accordo Cgil, Cisl e Uil hanno indicato nel 9 di marzo la data per svolgere una manifestazione nazionale che ha come centro un'istruzione pubblica di qualità per tutti. Il fatto che i tre sindacati maggiormente rappresentativi abbiano trovato questo punto di convergenza, fissandolo come irrinunciabile, mi pare di assoluto rilievo. E mi pare che, rispetto alla domanda di certezza e di orientamento che si sta esprimendo in maniera forte e condivisibile da parte di chi lavora nella scuola, questo rappresenti una risposta impegnativa.

Una risposta attraverso una manifestazione o lo sciopero?

Manifestazione. Se sarà sciopero, questo dipenderà dagli esiti dell'incontro del 21 di febbraio con il ministro della pubblica istruzione, che sarà chiamata a dare risposte concrete circa la possibilità di un rinnovo contrattuale di qualità per il personale della scuola.

Detto così è un po' vago: che significa "rinnovo contrattuale di qualità"?

Significa un rinnovo che abbia risorse certe per potersi svolgere. E le risorse certe, oltre a quelle relative all'inflazione previste dall'intesa del 4 febbraio, sono quelle già definiti nella legge finanziaria. E significa anche un rinnovo in grado di stabilire tempi e modi per il sostegno e la valorizzazione della funzione insostituibile della scuola statale nel nostro paese.

Detto in cifre?

Dentro al rinnovo contrattuale chiederemo, e questo è indicato anche nei testi unitari, che si vada come ci si era impegnati a una equiparazione delle retribuzioni ai parametri europei.

Per quanto riguarda invece la proposta di riforma della scuola del governo?

Cgil, Cisl e Uil vogliono porre in campo un loro punto di vista che in qualche modo viene prima della riforma. E il nostro punto di vista si articola su obiettivi che consideriamo irrinunciabili. In particolare il mantenimento del carattere nazionale di tutta l'istruzione, il rafforzamento della scuola statale - perché c'è bisogno di una buona scuola per tutti - e una politica coerente di investimenti finanziari quale condizione imprescindibile per un ampliamento della qualità dell'istruzione. Penso che questa riforma introduca non solo una riduzione del livello di istruzione nel nostro paese, ma che determini una selezione sulla base delle condizioni familiari di partenza fra l'istruzione alta - il liceo, per intenderci - e un percorso di rapido avviamento al lavoro. Il congresso della Cgil ha chiesto il ritiro della delega al governo sulla riforma scolastica. Cisl e Uil cosa ne pensano, visto anche il clima che c'è sull'articolo 18?Per la Cgil questo il ritiro della delega rappresenta un terreno di iniziativa assunto all'unanimità al congresso e sul quale la confederazione chiederà un confronto a Cisl e Uil per acquisire un orientamento anche di queste organizzazioni. Insieme all'articolo 18.


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