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Manifesto-Istruzione, "liberal" è bella

Istruzione, "liberal" è bella Berlusconi: "Ampliare il concetto di scuola pubblica". Da Milano, le benedizioni del cardinal Ruini CINZIA GUBBINI IAIA VANTAGGIATO "Ampliare e arricchire il concett...

18/04/2002
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il manifesto

Istruzione, "liberal" è bella
Berlusconi: "Ampliare il concetto di scuola pubblica". Da Milano, le benedizioni del cardinal Ruini
CINZIA GUBBINI
IAIA VANTAGGIATO
"Ampliare e arricchire il concetto di scuola pubblica": sarebbe questo - secondo Silvio Berlusconi - il senso più autentico della riforma che il governo si appresta a discutere in Parlamento. Destinataria dell'atteso messaggio chiarificatore, la Fondazione Liberal promotrice del convegno - apertosi, ieri, a Milano - su "Educazione e istruzione nel XXI secolo". Un messaggio di tre cartelle nel quale il presidente del consiglio ribadisce l'ormai nota "strategia delle tre I". All'inglese, a Internet e all'Impresa il Cavaliere non rinuncia: non si tratta - come vorrebbe qualcuno - di una impostazione efficientista e tecnicistica perché, va da sé, "il fine del processo educativo rimane la persona, la sua maturazione, il suo equilibrio, la sua crescita sociale". Anzi di più: la civiltà di una Nazione. Il crescendo è di quelli che toccano l'anima: "Come potranno essere soddisfatte queste aspirazioni se i nostri giovani non saranno messi in grado di vivere da protagonisti la loro epoca e di affrontare con sicurezza il mondo del lavoro?". Sarebbe solo un fantasma, dunque, il paventato attacco alla scuola pubblica: "Passare da una scuola dello Stato a una scuola della società civile - ha afferma - non significa svendere l'istruzione al mercato".

E per il governo garantisce - osservatore non proprio disinteressato - il Vaticano: intervenendo a Milano, il cardinal Ruini assicura "che la Chiesa non farà mancare il suo sostegno a quel forte investimento nella formazione che il Paese ha bisogno di compiere". Altro che conflitto di interessi: per il presidente della Cei, il problema della scuola "deve essere percepito al di fuori della contrapposizione cattolici-laici". Da qui un innocente via libera al buono-scuola.

Falso problema quello della contrapposizione pubblico-privato anche per il ministro Giovanardi che così risponde a una interrogazione parlamentare di Titti De Simone (Rc): "Su uno stanziamento totale per il 2002 di 139 milioni di euro, solo 6 milioni sono destinate alle scuole paritarie. Ogni riferimento polemico rispetto al finanziamento delle scuole non statali è dunque del tutto pretestuoso". A Giovanardi, con eleganza, risponde De Simone che si limita esprime "rammarico" per l'ennesimo assenza di Letizia Moratti: "Troppo spesso la ministra si sottrae al confronto col Parlamento".

Intanto il consiglio nazionale degli studenti universitari (Cnsu) ha organizzato un convegno al ministero dell'università - "Studenti nell'università che cambia" - ma il criterio degli "inviti" è stato soggetto a critiche. All'incontro ha partecipato Letizia Moratti assicurando che "I corsi delle lauree specialistiche verranno avviati prima dell'estate". Attualmente non esiste neanche un ateneo in cui sia attivo un corso di laurea specialistica. Il presidente del Cnsu, Tommaso Agasisti (Cl) si è detto "molto soddisfatto" del dialogo col ministro. Non altrettanto gli studenti dell'Unione degli universitari: cartellino rosso per Moratti, rea di non aver risposto a nessuna delle loro domande.