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Manifesto: Epifani: poco un miliardo per i contratti pubblici

Il ministro Nicolais concorda lo stanziamento con il Tesoro. Scuola: resta il nodo precari, 60 euro per gli straordinari

26/08/2006
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il manifesto

Michele Simeone
Si risparmieranno 3 miliardi in tre anni nel pubblico impiego. E' la decisione presa nella riunione di ieri, protrattasi due ore, tra il ministro della Funzione Pubblica, Luigi Nicolais, quello dell'interno Giuliano Amato e il ministro del tesoro, Tommaso Padoa Schioppa. La «razionalizzazione» del personale toccherà anche il comparto della sicurezza. Nicolais ha spiegato che «si sta cercando di mettere a punto uno schema, dove poter unire sviluppo e risparmio». Quello del pubblico impiego è infatti uno dei grandi comparti di spesa a cui il governo intende mettere mano per ottenere «risparmi di spesa e una maggiore efficienza». Nel documento di programmazione economica approvato in luglio, l'obbiettivo è di arrivare a risparmiare complessivamente fino a 20 miliardi di euro.
La riduzione dei dipendenti pubblici è stato un cavallo di battaglia del governo Berlusconi che ha portato al blocco del turn-over dei lavoratori pubblici. Il governo Prodi si trova tra due fuochi, quello della sinistra «radicale» più attenta al sociale, e quella rappresentata dal ministro Padoa-Schioppa, che cerca di far quadrare il bilancio attraverso la diminuzione della spesa pubblica. Finora la sinistra sembra aver incassato, dopo la riunione dei ministri Nicolais e Damiano di due giorni fa, lo sblocco del turn over per i dipendenti pubblici. In questo modo i lavoratori precari, che rappresentano quasi il 10% del personale, dovrebbero in parte essere inseriti con contratti a tempo indeterminato, in considerazione anche della presenza di 90 mila dipendenti in età di prepensionamento.
Nella riunione si è parlato anche delle risorse per il rinnovo del contratto del pubblico impiego: il ministro Nicolais ha ricevuto garanzie sui i 4 miliardi di euro stanziati in scadenza triennale, tra i quali un 1 miliardo previsto già nella prossima finanziaria. A queste cifre ha risposto il segretario della Cgil, Guglielmo Epifani, da Rimini, dove ha partecipato al meeting di Comunione e Liberazione, ricordando a Nicolais che «i contratti del pubblico impiego devono essere rinnovati a fine anno e il miliardo annunciato dal ministro è insufficiente». Epifani è intervenuto anche sulla possibile integrazione tra i due istituti previdenziali Inps ed Inpdap, dichiarandosi «non contrario alla fusione e a tutto quello che può portare a una maggiore semplificazione e razionalizzazione», auspicando che il governo chiami le parti prima di prendere qualsiasi decisione definitiva. Altro problema aperto è quello del rinnovo del contratto per i lavoratori delle scuole, scaduto da 8 mesi. In un comunicato le tre organizzazioni sindacali Flc Cgil, Cisl e Uil Scuola ricordano che «le risorse stanziate dal precedente governo nella finanziaria del 2006 sono insufficienti, e su quelle stanziate dall'attuale governo per il 2007 non si vedono certezze».
Nelle scuole esiste anche un forte problema legato alla precarietà dei docenti e del personale Ata, che per le confederazioni sindacali deve essere affrontato una volta per tutte. Nel frattempo, fa sapere il segretario Flc Enrico Panini, il ministero ha riconosciuto ai docenti che svolgono più ore rispetto a quello stabilito (indennità integrativa speciale). La busta paga di ottobre per 100 mila docenti sarà più pesante di 60 euro.


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