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Libertà-Scuola, via libera al contratto: ai prof aumento medio di 147 euro

Sarà possibile andare in aspettativa per insegnare nel privato Scuola, via libera al contratto: ai prof aumento medio di 147 euro ...

04/07/2003
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Libertà

Sarà possibile andare in aspettativa per insegnare nel privato
Scuola, via libera al contratto: ai prof aumento medio di 147 euro


Ieri si è giunti finalmente alla conclusione che - dopo l'approvazione della Corte dei Conti - porterà a 1.100.000 dipendenti della scuola (850 mila insegnati e 260 mila assistenti tecnici amministrativi) anche il pagamento di 18 mesi di arretrati a partire dal gennaio del 2002. "Finalmente una buona notizia", commenta la Uil, mentre la Cisl si augura che la Corte dei Conti possa ora procedere senza "ulteriori e incomprensibili contrattempi". Un contratto scaduto ormai da un anno e mezzo e sette mesi di trattativa, con momenti anche durissimi in cui si è arrivati a un passo dalla rottura, ma alla fine per docenti e personale tecnico sembra davvero fatta. Uno dei punti più combattuti ha riguardato l'entità degli aumenti in busta paga. Cgil, Cisl e Uil chiedevano un adeguamento agli stipendi degli insegnanti nel resto d'Europa, ma la richiesta si è scontrata con l'opposizione dell'Aran. Alla fine il punto di mediazione è stato raggiunto in un aumento medio di 147 euro. Nello specifico l'incremento per un insegnante con 15-20 anni di anzianità di servizio è di 118,85 euro per un docente di scuola materna ed elementare, 126,89 euro per un docente di scuola media e 129,64 euro per un docente di scuola superiore. Gli aumenti verranno ripartiti in due tranche: la prima dal gennaio del 2002 e la seconda dal gennaio del 2003. Non mancano, però, anche alcune novità per quanto riguarda l'aspetto normativo: i 19 accordi sottoscritti tra il 1994 e il 2001 diventeranno una sorta di testo unico, mentre è stato snellito anche il livello di contrattazione integrativa nazionale lasciandovi una sola materia, la mobilità. Inoltre sono stati velocizzati anche i tempi di informazione, concertazione e contrattazione, evitando la moltiplicazione dei livelli di trattativa sulla stessa materia. Arriva anche la possibilità per gli insegnanti di andare in aspettativa per un periodo non inferiore a un anno e senza assegni, periodo in cui possono accettare incarichi anche a tempo determinato presso scuole di ogni ordine e grado. Ai supplenti è stata invece estesa la normativa sulla gravi patologie e sui congedi parentali finora riservata al personale di ruolo. Carlo Lania
ROMA Un aumento medio di 147 euro e la possibilità di poter prendere l'aspettativa per insegnare in scuole private. Sono forse le due novità principali del contratto della scuola a cui ieri il consiglio dei ministri ha dato il via libera definitivo. Un atto atteso da tempo, la firma tra Aran e sindacati risale infatti al 16 maggio scorso, ma rinviato senza motivi ufficiali fino a ieri tanto da spingere Cgil, Cisl e Uil a diffidare nei giorni scorsi il governo per i ritardo.


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