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Libertà-Novità in vista

Alle Medie meno ore ma con più materie (p.s.) Tra le novità scolastiche più significative si inseriscono...

07/01/2003
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Libertà

Alle Medie meno ore ma con più materie


(p.s.) Tra le novità scolastiche più significative si inseriscono a pieno diritto i programmi delle scuole medie varate dal ministero pochi giorni prima di Natale. I nuovi piani di studio - spiega la sindacalista Raffaella Morsia (Cgil) - presentano meno ore di lezione e più materie. A fronte di mille o milleduecento ore annuali tradizionali (le ore di lezione sono comprese fra le 30 normali e le 36-40 alla settimana del tempo prolungato), i programmi varati abbassano le ore settimanali obbligatorie a 27 e le ore annuali potranno essere 900 (l'alunno deve seguirne almeno 825 l'anno). La scuola potrà fare però attività facoltative pomeridiane fino ad un massimo di 200 ore all'anno. "Ma la prospettiva cambia - sottolinea Morsia - il tempo prolungato era un progetto obbligatorio ora si torna ad una sorta di doposcuola". Una soluzione che potrà comportare contraccolpi nel personale docente, serve un docente in meno su dieci nel tempo normale e due docenti in meno su dieci nel tempo prolungato. Crescerà invece il numero delle discipline e si punta - a quanto riferisce la sindacalista - a rinverdire lo studio di materie tradizionali, come il latino in terza media. Inoltre i tre anni delle Medie verranno scanditi con un ritmo diverso: si potrà essere bocciati solo alla fine del primo biennio, quindi il primo e il secondo anno risultano più fortemente uniti. Tutto certo? Si vedrà. Questa riforma passerà insieme alla approvazione della legge delega. Per la Cgil si è in presenza di un disegno coerente con l'idea di scuola della Moratti, "scuola minima che punta alla domanda della famiglia più che ad una offerta ampia della scuola pubblica". Peraltro le preiscrizioni alle scuole avvengono ai sensi della legge in vigore, che prevede di iscrivere alle Materne il bimbo che compie tre anni entro il 31 gennaio e in prima elementare chi ha compiuto sei anni entro il 31 dicembre. Solo nella legge delega è previsto l'anticipo. "E diventa problematico predisporre i piani di offerta formativa su un disegno di legge non approvato". Duro il giudizio Cgil sulla scuola "minima" della Moratti. "Le decisioni del Governo sembrano ignorare lo sforzo degli insegnanti, per proporre una scuola sempre più povera che ignora la complessità dei saperi e la multiculturalità".



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