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Libertà-Cofferati: con la tattica non si va lontani

Cofferati: con la tattica non si va lontani Il richiamo diretto ai vertici dei Ds. E' necessario un progetto comune ...

24/11/2002
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Libertà

Cofferati: con la tattica non si va lontani
Il richiamo diretto ai vertici dei Ds. E' necessario un progetto comune


ROMA"Con la tattica non si va lontani". Al convegno di Monteveglio, con una frase di implicita polemica verso l'attuale dirigenza Ds, torna alla ribalta politica Sergio Cofferati, sempre più deciso a promuovere la sottoscrizione di un programma a medio periodo che aggreghi le forze riformiste. Ci vogliono ideali e strategie, una direzione di marcia garantita e sicura, perché "non è vero che il tattico vince sempre, semplicemente si adegua". Quanto alla scelta del leader, "è l'ultima delle preoccupazioni che una forza politica deve mettere in campo", ha aggiunto concludendo del suo intervento ascoltato in religioso silenzio davanti a molti prodiani doc e a molti esponenti di forze politiche di opposizione. Quanto alla famosa polemica sul voto a maggioranza, Cofferati specifica che "se non c'è un progetto comune, la distinzione identitaria tra forze politiche, se assoggettata al voto di maggioranza, produce una rottura insanabile". L'ex leader della Cgil ha molto insistito sul recupero del valore del lavoro inteso come realizzazione della propria personalità e non solo come fonte di reddito. Tutti dicono che si parla solo di diritti, ha detto, "dimenticando i doveri, ma i doveri sono esercitabili quando i diritti sono garantiti". Cofferati ieri ha partecipato alla manifestazione dell'Ulivo in corso a Milano e ha stretto la mano al suo successore Guglielmo Epifani. Si è mescolato nella parte del corteo dove erano presenti i Ds, per protestare contro la finanziaria di Berlusconi. La sua partecipazione è stata vista come una ulteriore smentita all'ipotesi rimbalzata su alcuni giornali che sia stato lui il promotore del documento apparso in Cgil a favore della costituzione di un nuovo organismo politico, alternativo all'appartenenza agli attuali schieramenti. Il documento è firmato da cinque sindacalisti: Claudio Sabatini, ex segretario generale della Fiom che si richiama al correntone Ds; Gianni Rinaldini, attuale segretario generale della Fiom, dello stesso schieramento; Gian Paolo Patta, della minoranza Cgil, prima legato a Prc, poi ai Comunisti italiani; Paola Agnello, segretario confederale, legata al pubblico impiego e al correntone Ds; Fulvio Perini, dirigente torinese, di formazione operaista, senza tessere di partito dopo quella del Pci. I cinque guardano a Cofferati per sollecitare una sua scesa in campo e bocciamo tutte le formazioni politiche esistenti. Il che ha fatto infuriare Fausto Bertinotti che reputa di aver mantenuto uno spazio al di fuori dei giochi e degli interessi dell'Ulivo. Ma, dice chi è vicino a Cofferati, se si vuole capire il "domani" del Cinese bisogna piuttosto guardare al rinnovamento del giornale Aprile, diretto da Aldo Garzia, ora con l'aiuto di Nicola Tranfaglia in qualità di direttore editoriale. Antonella Fantò



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