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Liberazione-Squalificato l'esame di Stato

Mezzo milione di maturandi affronta la prova nei test d'italiano. La protesta dei docenti Cobas, Cgil e Gilda contro la Moratti Squalificato l'esame di Stato Sabrina Deligia Più serena,...

19/06/2002
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Liberazione

Mezzo milione di maturandi affronta la prova nei test d'italiano. La protesta dei docenti Cobas, Cgil e Gilda contro la Moratti
Squalificato l'esame di Stato
Sabrina Deligia
Più serena, più equa, più facile, più accessibile. Insomma a "punti" stracciati. E' la maturità secondo Letizia Moratti. Quella che con la commissione d'esame interna "non sarà più facile o più difficile, ma più equa e oggettiva". Parola di ministro. Anzi, ministra.
Così nel messaggio agli studenti, alla vigilia degli esami, la ministra dell'Istruzione invita alla tranquillità e ribadisce la validità della nuova formula: "L'abbiamo voluta per garantire un esame basato sui meriti e sull'impegno di tutti voi". E concludendo il messaggio "augurale" ai 643.499 maturandi, Moratti ha anche detto (evidentemente ignara di quanto sarebbe accaduto di lì a poco): "Spero che gli studenti guardino la partita serenamente con gli amici e almeno per un po' di tempo non pensino agli esami". Ma la Corea ha pensato bene di non risparmiare l'ennesima figuraccia alla ministra e con due tiri ben assestati ha messo fuori gioco l'Italia e gli auspicati festeggiamenti dei maturandi la notte prima degli esami.

Anche se "sotto, sotto" questo nuovo esame in stile Moratti, in realtà, non è che faccia così paura. Anzi rende abbastanza tranquilli gli esaminandi. Tanto che, scorrendo i consueti sondaggi, gli studenti fanno sapere di non avere in realtà molta ansia, la commissione interna è infatti da loro ritenuta un fattore di tranquillità. E più che una valutazione politica gli studenti guardano al risultato oggettivo: i professori si conoscono da sempre e si sa come prenderli e non farsi scoprire. Per gli stessi motivi l'esame non è piaciuto ai prof. Tra i tanti, Luigi Berlinguer, responsabile nazionale dei diesse per la scuola, l'università e la ricerca: l'esame "fatto in casa" perde di fatto il suo valore, sostiene il senatore. La maturità in stile Moratti, spiega in una nota Berlinguer, è l'ultima delle tante "picconate della destra contro il nostro sistema educativo, che tendono ad abbassare la qualità della scuola pubblica e ad avvantaggiare i diplomifici privati". E il senatore porta ad esempio "l'ordine del giorno del consiglio regionale lombardo che chiede il superamento del valore legale del titolo di studio ad opera delle regioni". Ma la Lombardia non è l'unica regione a voler "qualificare" i diplomifici. Purtroppo, denuncia la deputata di Rifondazione comunista Titti De Simone, anche l'Emilia Romagna è sulla strada della "concertazione" tra pubblico e privato: "C'è in atto un chiaro attacco al primato dell'istruzione pubblica e quindi al valore legale del titolo di studio. In questo quadro il referendum relativo all'abrogazione parziale della legge di parità, che come dimostra l'avvento dell'esame farsa apre varchi ad una vera e propria controriforma del sistema scolastico nazionale, è quanto mai opportuno".

La maturità Moratti, dunque, nasce sotto il segno delle polemiche, tiene a battesimo il risveglio delle rivendicazioni di pezzi sopiti di sindacati e rafforza le lotte in difesa della scuola pubblica. Migliaia, infatti, le lettere di protesta inviate da insegnanti-commissari d'esami a Moratti per dire "no" alla sua riforma da quanti e quante hanno aderito alla protesta della Cgil-scuola. Docenti che oggi esibiranno un fazzoletto bianco. Ma non saranno i soli a manifestare contro un esame di stato squalificato: gli insegnati Gilda avranno il lutto al braccio e i Cobas saranno fuori dalle scuole con i banchetti per la raccolta delle firme del Comitato promotore del Referendum per l'abrogazione parziale della legge di parità (promosso da Rifondazione comunista, Cobas, Cambiare rotta della Cgil-scuola, Cub).

"Per la prima volta da decenni - ha ricordato il segretario generale della Cgil Scuola Enrico Panini - gli esami di Stato iniziano fra le proteste. Gli esami di Stato, secondo la nuova formula, avvengono con lo sconto". E lo "sconto", spiega Panini, sarà sulla "qualità, perché essere esaminati dai propri insegnanti cambia profondamente il senso della prova finale. Ma lo sconto riguarderà anche il pagamento dei componenti le commissioni: un compenso incrementato con solo una parte dell'inflazione dovuta e che sarà recepito... fra alcuni anni". Gli unici che non faranno sconti, saranno i gestori dei diplomifici: "Premiati dalle facilitazioni che derivano loro dalle nuove regole e dalla parità riconosciuta a iosa, senza un serio piano di controlli e verifiche circa la veridicità delle dichiarazioni dei gestori, e da tante iscrizioni facilmente attirate da promesse di sicura promozione".


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