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Liberazione-Precari, graduatorie per i precari da rifare

Il Tar dell'Umbria contro la supervalutazione dei supplenti specializzati Precari, graduatorie per i precari da rifare Che. Ant. Tutte da rifare le graduatorie dei precari nella scuola e...

14/08/2002
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Liberazione

Il Tar dell'Umbria contro la supervalutazione dei supplenti specializzati
Precari, graduatorie per i precari da rifare
Che. Ant.
Tutte da rifare le graduatorie dei precari nella scuola e le nomine? La domanda è d'obbligo visto che il Tar dell'Umbria ha appena sospeso gli effetti, limitati per ora a pochi ricorrenti, di una circolare ministeriale che il 14 giugno scorso aveva disposto che gli ex provveditorati, ora Csa, dovessero modificare i punteggi assegnati nelle graduatorie permanenti ai docenti specializzati nelle Ssis, scuole di specializzazione per l'insegnamento secondario. Tutto ciò in virtù del fatto che la stessa circolare aveva indicato il punteggio assegnabile in maniera difforme da quanto disposto dal Tar del Lazio solo due settimane prima, il 28 maggio. Il ministero, infatti, ai 30 punti previsti per coloro che avessero frequentato una Ssis - un punteggio enorme visto che chi supera un concorso ne prende appena 12 - ne ha aggiunti altri a seconda dei periodi di supplenza svolti dai docenti durante la frequenza della scuola di specializzazione. Per il Tar del Lazio, al contrario, il servizio svolto nel periodo che va dall'iscrizione al diploma della Ssis, ha valore di "esercitazione pratica e di tirocinio obbligatorio non cumulabile con il punteggio aggiuntivo". Per Viale Trastevere, invece, la detrazione avrebbe effetto solo se la supplenza si svolga "contemporaneamente alla frequenza dei corsi" che variano per durata di città in città. "Così - fanno presente i Cobas della scuola - al danno già imposto ai precari non in possesso del diploma Ssis, si aggiunge un'ulteriore discriminazione relativa alla diversa frequenza di quelle scuole". Nicola Giua, dell'esecutivo nazionale Cobas, spiega che un mare di ricorsi è già partito da parte di gruppi di precari palermitani mentre in Umbria, l'amministrazione scolastica ha deciso di ricorrere al Consiglio di Stato senza eseguire la sospensiva del Tar. "Scandaloso dispregio che dimostra come al ministero considerino la scuola un affare privato", dice Giua secondo cui "Moratti sta cercando di guadagnare tempo sperando in una comprensione del fatto compiuto da parte del Tar del Lazio e del Consiglio di Stato".
Migliaia di ricorsi li prevede anche Enrico Panini, segretario nazionale della Cgil Scuola: "Le motivazioni del tribunale umbro dimostrano che il ministero ha sbagliato", spiega in un comunicato nel quale si chiede "l'immediata revisione e correzione di tutti i punteggi che si trovino nelle stesse condizioni esaminate in Umbria". Sia i Cobas che la Cgil hanno intenzione di patrocinare altri ricorsi nel caso in cui da Viale Trastevere non si corra ai ripari rimettendo i punti al loro posto.

L'apertura delle scuole coinciderà con l'inizio di una nuova stagione di lotte nel comparto. I comitati di base, spina dorsale delle mobilitazioni degli ultimi anni, terranno nei primi giorni di settembre un'assemblea nazionale a Roma che varerà una piattaforma contro la sperimentazione della riforma Moratti e contro l'attacco alla scuola pubblica e ai servizi portato avanti da Palazzo Chigi.


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