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Liberazione-Ecco l'appello che convoca l'assemblea nazionale studentesca di domani

Ecco l'appello che convoca l'assemblea nazionale studentesca di domani A Genova per tornare a parlare e far parlare di scuola Ad un anno e mezzo dalle giornate del G8 di Genova, dopo un an...

02/03/2003
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Liberazione

Ecco l'appello che convoca l'assemblea nazionale studentesca di domani
A Genova per tornare a parlare e far parlare di scuola
Ad un anno e mezzo dalle giornate del G8 di Genova, dopo un anno e mezzo di mobilitazione permanente del movimento dei movimenti appare sempre più evidente una "mancanza".
Da una parte, l'assenza nel movimento di un intervento sui temi dell'istruzione e della sua brutale privatizzazione, lacuna dovuta anche all'assenza di un soggetto in grado di essere portatore di istanze specificatamente studentesche. Dall'altra, l'incapacità del mondo della scuola di farsi realmente contaminare dalla pratica e dalle forme del movimento e di riuscire così a fare dell'istruzione pubblica una questione non più solo categoriale, ma di civiltà, che coinvolga tutta la cittadinanza nella battaglia contro una riforma dell'istruzione, quella del ministro Moratti, che, per gravità, può essere paragonata ai provvedimenti del governo Berlusconi in materia di lavoro e immigrazione.

E' dunque necessario tornare a parlare e far parlare di scuola. Da subito. E' necessario che le migliaia di studenti e studentesse che si sono sollevate contro il dominio liberista riportino questo conflitto nella propria vita quotidiana, nelle scuole e nelle università.

Col Wto tra i banchi
Necessario perché siamo in una fase cruciale per tutto il sistema dell'istruzione inteso come diritto. A livello internazionale, infatti, il comando neoliberista sta per completare la definizione del proprio progetto di privatizzazione di una serie di servizi pubblici fondamentali. Il Wto (contro cui migliaia di giovani hanno messo in gioco il proprio corpo nelle strade e nelle piazze di tutto il mondo), attraverso gli accordi Gats, cerca di legittimare e rendere sempre più effettiva e selvaggia la privatizzazione dei servizi pubblici, in primis l'istruzione; di pari passo avanza nel processo di ricezione e mercificazione dei saperi (vedi accordi Trips su copyright e proprietà intellettuale, vedi brevetti). Allo stesso tempo i governi locali (quello italiano in prima linea) stanno dando concretezza a questo orizzonte strategico. Un cammino che parte dalla falsa autonomia berlingueriana (leggi aziendalizzazione e subordinazione agli interessi delle imprese), passa attraverso i disegni di parità scolastica ed i buoni scuola regionali, per arrivare alla vera e propria barbarie della riforma Moratti che, reazionaria e autoritaria, sancirà la trasformazione dell'istruzione dà diritto di cittadinanza a merce del mercato globale.

Per una rete autorganizzata
Nessun mondo altro e possibile si può costruire senza riuscire ad immaginare un'altra idea di formazione, senza un'attenzione specifica alla fonte della formazione del cittadino: l'istruzione.

Con questa consapevolezza dobbiamo essere in grado di far entrare il tema della lotta ai Gats, alla riforma Moratti, ai "buoni scuola" e a tutti gli altri tasselli di distruzione del diritto all'istruzione nel bagaglio culturale del movimento dei movimenti e in tutte le mobilitazione che, nei prossimi mesi, attraverseranno il paese. Vogliamo parlare di immigrazione, lavoro, diritti parlando anche di scuola, vogliamo dare un contributo alle mobilitazioni contro la guerra che sappia essere anche specificamente studentesco, lottando da studenti contro la guerra, non soltanto come istanza etica lontana dal nostro vissuto quotidiano ma come battaglia intimamente politica, collegata indissolubilmente alla difesa e all'estensione dei diritti, in primis quello ad un'istruzione pubblica e gratuita per tutti.

Per tutto questo una serie di realtà studentesche locali hanno sentito l'esigenza di lanciare un'assemblea nazionale che provi ad essere un primo momento ricostituzione di una rete autonoma e autorganizzata che rilanci la mobilitazione ed il conflitto contro la privatizzazione dell'istruzione e per la costruzione di un'altra scuola possibile e tenti di essere l'anima studentesca del movimento dei movimenti.

Istruzioni per l'uso
Domenica 2 marzo: ripartiamo da Genova, assemblea studentesca nazionale presso il centro sociale Zapata ore 10-17.

Il Csoa Zapata è in via Sampierdarena 36 (ex magazzini del sale). Per chi arriva in treno: scendere a Genova P. Principe e prendere l'autobus n. 18 in direzione Sampierdarena; scendere al capolinea e continuare a piedi in via Buranello nella stessa direzione in cui è rivolto l'autobus. Dopo un centinaio di metri sulla destra c'è piazza Modena, prendere la strada a destra del teatro, vi troverete in una piazza con una statua, di fronte a voi c'è lo Zapata.


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