FLC CGIL
Contratto Istruzione e ricerca, filo diretto

https://www.flcgil.it/@3771931
Home » Rassegna stampa » Rassegna stampa nazionale » Liberazione-A scuola di precariato

Liberazione-A scuola di precariato

Approvata al Senato la riforma Moratti con 124 voti a favore, 90 contrari e 3 astenuti. La legge, duro colpo all'istruzione di tutti, passa ora alla Camera A scuola di precariato Angela Azzaro ...

14/11/2002
Decrease text size Increase text size
Liberazione

Approvata al Senato la riforma Moratti con 124 voti a favore, 90 contrari e 3 astenuti. La legge, duro colpo all'istruzione di tutti, passa ora alla Camera
A scuola di precariato
Angela Azzaro
Ulteriore colpo di spugna alla scuola democratica, per tutti e per tutte. Ieri il Senato, con 124 voti a favore, 90 contrari e 3 astenuti, ha approvato in prima lettura la tanto famigerata legge delega per la riforma scolastica, a firma Letizia Moratti. Ora la normativa passa alla Camera dove è stata chiesta la procedura d'urgenza e dove la maggioranza gode di altrettanto potere per ribadire lo smantellamento definitivo dell'istruzione pubblica.
La riforma è una lunga lista di punti dolenti. Intanto nella sua ispirazione di fondo: familista e tutt'altro che laica, tanto che si parla di formazione morale e spirituale degli studenti. Per i quali si prepara un bel percorso: sperimentazione dell'anticipo per l'iscrizione sia alla scuola materna che alle elementari; abbassamento dell'obbligo scolastico; canalizzazione precoce per cui gli studenti dovranno scegliere già a tredici anni se andare al liceo o proseguire con la formazione professionale. E' questa una delle proposte più gravi della riforma dei cicli che realizza il progetto di una scuola di classe e introduce vere e proprie concessioni alle imprese come l'inserimento dell'apprendistato per coloro che "preferiscono" scegliere la seconda strada.

Ulivo e Rifondazione comunista, in aula, dicono di no. Questa nuova scuola non va bene. Ma Moratti gioisce. E' da quasi un anno che la ministra fa di tutto per far passare un progetto che non piace tanto neanche ai suoi. Ora grida al successo e ha una buona parola per tutti: "Abbiamo sempre ricercato il dialogo perché riteniamo che la scuola sia il bene più prezioso", sottolinea ma tace sul problema della mancata copertura finanziaria della legge. I guai arriveranno dopo, oggi è giorno di festa. "E' uno dei provvedimenti più importanti tra quelli approvati al Senato", plaude Marcello Pera.

Rifondazione comunista, che interviene in aula con Giorgio Malentacchi, boccia senza mezze misure la riforma. Il centrosinistra, responsabile dei primi colpi di piccone al sistema pubblico, riscopre parole dure. E' il caso di Giuliano Amato, speaker unico dell'Ulivo, che arriva a parlare di "divisione di classe". "La scuola - commenta Amato - dovrebbe fornire al massimo grado tutti gli strumenti per facilitare il superamento delle diseguaglianze". Ma la scuola-azienda invenzione di Luigi Berlinguer non viene messa in discussione.

Dure le reazioni del sindacato. Enrico Panini, segretario della Cgil-Scuola, avverte: "Il mondo è più complesso e pieno di informazioni, ma con la nuova legge si riduce la durata dell'obbligo scolastico, unico caso la mondo". "Si vogliono produrre - accusa Piero Bernocchi, Cobas scuola - lavoratori dipendenti, precari flessibili e senza pretese, che a 15 anni escano da scuola e vadano a frequentare stages aziendali". Ma la partita, sottolinea Bernocchi, non è ancora chiusa perché la legge deve passare alla Camera e dà appuntamento per lo sciopero generale della scuola convocato per il 6 dicembre. Appuntamento rilanciato dalla Confederazione unitaria di base che, bocciando la riforma Moratti, chiede maggiori investimenti per la scuola pubblica e retribuzioni europee. L'Unione degli studenti lancia un "attacco informatico al ministero". Un "Net-Strike", uno uno sciopero informatico con il quale "inondare la casella e-mail del ministero dell'Istruzione con messaggi elettronici di protesta".

Il passaggio è veramente cruciale: con lo smantellamento della scuola pubblica verrebbe disegnata, nelle strutture profonde, un'altra idea di società. Basata sull'individualismo più sfrenato. Per capire bastano le parole con cui la destra si dice soddisfatta. La riforma Moratti - commenta Azione studentesca (espressione di Azione giovani) - "restituisce alla persona il ruolo che merita al centro del percorso formativo e promuove lo sviluppo delle capacità individuali".

Dall'altra parte, sul fronte del centrosinistra, si scontano tutte le ambiguità di chi ha aperto la strada ai privati, alla scuola come azienda. "La riforma Moratti - denuncia Loredana Fraleone della segreteria nazionale del Prc - è del resto solo un po' peggio di quella Berlinguer". Tra i Ds c'è chi è d'accordo con la contiguità tra le due riforme, ma lo rivendica in positivo. Tanto che sulla rivista di D'Alema, Italiani-Europei, Claudia Mancina critica chi nel suo partito fa opposizione alla Moratti, accusandoli di un atteggiamento ideologico.

Diversa la posizione del Correntone che insieme ad altre forze di opposizione sociale e sindacale (tra gli altri Legambiente, Cidi, Cgd, Cobas e Cgil) è stato invitato dal Prc a un confronto (Itis Galilei, Roma) il 29 novembre.


La nostra rivista online

Servizi e comunicazioni

Seguici su facebook
Rivista mensile Edizioni Conoscenza
Rivista Articolo 33

I più letti

Filo diretto sul contratto
Filo diretto rinnovo contratto di lavoro
Ora e sempre esperienza!
Servizi assicurativi per iscritti e RSU
Servizi assicurativi iscritti FLC CGIL