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LEGAMBIENTE SCUOLA NEWS N. 25, MARZO 2004 Notizie e commenti sul mondo della scuola Indice La partita è ancora aperta! Organici 2004/05: usare le forbici Arriva il voto ...

28/03/2004
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LEGAMBIENTE SCUOLA NEWS
N. 25, MARZO 2004

Notizie e commenti sul mondo della scuola

Indice

La partita è ancora aperta!
Organici 2004/05: usare le forbici
Arriva il voto per le scuole
Ecosistema Scuola 2004
Agenda
1. La partita è ancora aperta!

CANCELLIAMO LA CONTRORIFORMA MORATTI
"Di fronte ad una situazione di eccezionale gravità per il futuro della scuola italiana, di cui il Decreto approvato rappresenta solo un primo anello, è necessario unire tutte le forze disponibili, dentro e fuori la scuola, è necessario ampliare il fronte dell'opposizione cercando di coinvolgere tutti i soggetti sociali e politici.

E' necessario agire con forte unitarietà. Il Decreto si può sconfiggere a condizione che si uniscano gli sforzi di tutti.

L'opposizione al disegno governativo di distruzione della scuola pubblica ha urgente bisogno di un luogo collettivo di "nuovo pensiero" sulla scuola che valorizzi quanto di buono la scuola italiana già fa, che indichi le condizioni organizzative, pedagogiche e culturali che permettano alla scuola pubblica italiana di crescere facendole fare un decisivo passo in avanti verso la qualità degli apprendimenti e la riduzione delle disuguaglianze e delle discriminazioni.

Riteniamo dunque utile e necessario procedere verso l'organizzazione di un campagna nazionale, in cui non solo si possano riconoscere tutti i soggetti che in questi mesi hanno dato vita ad un nuovo movimento per la difesa del Tempo Pieno e Prolungato, ma soprattutto punti all'allargamento del fronte di lotta. Una campagna che faciliti la circolazione unitaria delle iniziative di lotta per rendere inapplicabile il Decreto sulla scuola dell'infanzia e sul primo ciclo di istruzione, che sia capace di valorizzare, in una cornice unitaria, le diverse iniziative di lotta che legittimamente i tanti soggetti oggi in campo vorranno realizzare e che accompagni tali iniziative con un percorso di confronto e riflessione sulle buone pratiche e su una scuola democratica, solidale, partecipativa".

Comincia così il documento (consultabile sul sito https://www.lascuolasiamonoi.org) sottoscritto da ARCI, Associazione "Per la Scuola della Repubblica", CGIL Scuola, CIDI, Coordinamento Genitori Democratici, Democratici di Sinistra, Didaweb, Federazione Verdi, FNISM, Legambiente, Libera, MCE, Partito dei Comunisti Italiani, Partito della Rifondazione Comunista, Proteo fare sapere che promuovono la Campagna nazionale per il ritiro del Decreto, per fermare la Moratti!

La partita è ancora aperta!

2. Organici 2004/05: usare le forbici

C.M. n. 37 del 24. 3. 2004: "Dotazioni organiche del personale docente per l'a.s. 2004/05".

Ecco pronta la nuova sforbiciata data dal Ministro Tremonti alle cattedre nella scuola italiana: 5.885 posti in meno!

Solo la scuola per l'infanzia conserva i posti del corrente anno scolastico inglobando nell'organico di diritto i 219 posti assegnati nell'organico di fatto lo scorso anno. Consistente il taglio nella scuola primaria: 2.200 posti (1.800 per il presunto calo degli alunni, 400 per la riduzione dell'organico funzionale). E' la Sardegna la regione più colpita (-3,67%), seguita da Calabria (-2,75%), Basilicata (-2,33%), Abruzzo (-2,16%). 591 sono le cattedre soppresse alla scuola media, effetto della costituzione di cattedre a 18 ore utilizzando gli spezzoni residui per le classi di concorso A028 (Educazione Artistica), A030 (Educazione Fisica), A032 (Educazione Musicale). La scuola superiore lascia sul campo 2.513 cattedre (per il presunto calo degli studenti e per la costituzione di cattedre a 18 ore). Neppure il sostegno viene risparmiato che perde 800 posti. Tutto questo mentre i docenti di religione si apprestano a sostenere il concorso (21 e 22 aprile) per l'immissione in ruolo (circa 16.000 docenti).

I tagli sono mitigati in parte dall'assegnazione di 2.000 posti in più per effetto degli anticipi (35.484 bambini, il 43% degli aventi diritto) e di 900 docenti per l'introduzione della lingua inglese. Se la matematica fa vedere nella scuola primaria un attivo di 700 posti, a livello locale si faranno comunque sentire i disagi: la Sardegna perde 252 posti e ne recupera (tra anticipi e inglese) solo 85! Classi più numerose, formazione di pluriclassi o la soppressione di piccoli plessi saranno il risultato della nuova sforbiciata.

Nulla si dice per l'estensione della seconda lingua comunitaria a tutte le classi prime della scuola media non rientranti nel piano di sperimentazione del bilinguismo. I docenti necessari non sono in organico: si dovrà fare con quelli già in servizio , "spalmati" su più classi data la riduzione di orario nelle nuove classi prime (dalle 99 ore annue attuali a sole 54). L'inglese per tutti è così garantito a costo zero!

3. Arriva il voto per le scuole

Giovedì 25 marzo il Consiglio dei Ministri ha approvato in prima lettura il decreto sul Servizio Nazionale di Valutazione. Compito del nuovo INVALSI sarà quello di valutare l'efficienza e l'efficacia del sistema di istruzione e istruzione e formazione professionale (quest'ultimo limitatamente ai livelli essenziali di prestazione). L'istituto infatti effettuerà verifiche periodiche e sistematiche sugli apprendimenti dei singoli alunni nelle diverse discipline, sulla qualità dell'offerta formativa, sull'efficacia della didattica, passando dalla valutazione delle procedure alla valutazione degli esiti formativi. Andranno quindi a regime e generalizzate a tutto il sistema educativo le esperienze dei Progetti Pilota sulla valutazione degli apprendimenti a cui le scuole si sono finora sottoposte su base volontaria. Ogni scuola quindi avrà il suo voto, attribuito su "dati oggettivi": gli esiti delle prove sostenute dai propri alunni. Nessuna considerazione per il contesto socio economico culturale in cui la scuola è inserita, "valore aggiunto" non secondario ai fini dei "risultati oggettivi"!

Il nuovo INVALSI, così come previsto dall'art. 3 della legge 53/03 predisporrà anche le prove a carattere nazionale per gli esami di stato sia di terza media che del quinto anno delle superiori. E' forse l'inizio di un percorso che porterà alla certificazione esterna?

L'INVALSI, per poter svolgere i nuovi compiti diventa ente di ricerca, con autonomia finanziaria rispetto al MIUR, dotato di un proprio capitolo nel bilancio statale: 7,3 milioni di euro stanziati per il 2004, 10,3 milioni di euro a partire dal 2005. Ma se l'INVALSI, che deve valutare anche il Ministero, ha ottenuto l'autonomia finanziaria, resta comunque alle "dipendenze" del MIUR: i vertici dell'Istituto sono nominati da Viale Trastevere, situazione non proprio adatta per una "indipendenza di giudizio"!

Ora lo schema di decreto dovrà essere sottoposto al parere della Conferenza Unificata Stato-Regioni, delle Commissioni Cultura e Istruzione di Camera e Senato per poi tornare al Consiglio dei Ministri per la definitiva approvazione. Un percorso che, se non incontrerà ostacoli politici, potrà concludersi all'inizio del prossimo anno scolastico. A seguire i decreti attuativi che potrebbero portare le scuole ad avere "la pagella" già dal prossimo anno scolastico!

4. Ecosistema scuola 2004

Il 38% degli edifici scolastici italiani necessita di interventi di manutenzione urgenti ma cala sensibilmente il numero di strutture con amianto. Tra casi sospetti e accertati si va da 2 edifici su 10 fuorilegge nel 2003 a 1 su 6 nell'anno in corso. Cala costantemente il numero degli istituti che attuano politiche di risparmio energetico, tant'è che rispetto allo scorso anno dal 32 si passa al 27% nell'utilizzo di fonti di illuminazione a basso consumo. Cresce invece a vista d'occhio il biologico nelle mense scolastiche, anche se spesso interessa solo una parte degli alimenti e non tutto il pasto.

Questo il ritratto delle scuole italiane contenuto in Ecosistema scuola 2004 (consultabile su https://www.legambiente.com), l'indagine di Legambiente, giunta alla sua sesta edizione, sullo stato di salute degli edifici scolastici.

Lo studio viene realizzato interpellando le amministrazioni comunali dei 103 capoluoghi di provincia e scatta una fotografia nitida degli edifici scolastici sparsi per il Belpaese. E proprio il Nord si aggiudica il podio per la maggiore attenzione rivolta alla qualità degli edifici scolastici: Prato, Forlì e Biella. E' invece il sud che va malissimo con Napoli, Rieti, Messina, Cosenza e Avellino che si posizionano in coda alla graduatoria, mentre Roma e Milano risultano tra i "rimandati".

Nell'ambito delle politiche di risparmio energetico ed utilizzo di fonti di energia rinnovabile la situazione che emerge non è certo confortante. Irrisoria la quota di edifici in cui si utilizzano fonti di energia rinnovabile (1,24%), mentre è di poco superiore quella che riguarda l'attivazione di forme di risparmio energetico (6,75%). Continua a preoccupare lo stato di salute in cui versano le scuole sia al loro interno che all'esterno. Ancora troppo diffusa è la presenza di amianto, che raggiunge circa il 15%. Del tutto sottovalutato è invece la presenza di radon, un inquinante che ancora non è entrato nell'attenzione degli organismi preposti alla salute pubblica. Gli unici Comuni che dichiarano di avere effettuato anche delle opere di bonifica dal radon sono Napoli e Udine.

Buone notizie arrivano soprattutto dal biologico nelle mense scolastiche. Aumentano infatti i Comuni che investono in un'alimentazione più sana. La percentuale di pasti parzialmente biologici serviti nelle mense comunali sale al 77% (poco meno del 70% solo un anno fa). Ci troviamo ormai di fronte al consolidamento di una vera e propria rivoluzione culturale nelle famiglie e nelle amministrazioni locali, il che conferma che il biologico rappresenta ormai anche una solida alternativa economica. Dello stesso segno, anche se quantitativamente molto meno rilevante, il dato che ci viene dai pasti interamente biologici (2,77%), esattamente il doppio rispetto allo scorso anno.

Rimane desolante invece il panorama fornito dalla sicurezza delle strutture edilizie. Il patrimonio non è molto vecchio, anzi, solo il 50% degli edifici scolastici risulta costruito prima del 1965, eppure cresce il numero di quelli che hanno bisogno di manutenzione, passando dal 22,4% dello scorso anno al 38% di quest'anno, dato ancor più preoccupante se si pensa che nello stesso tempo aumentano le scuole che hanno goduto di manutenzione straordinaria negli ultimi cinque anni (dal 42% a circa il 45%).

Soprattutto non sembrano avviati a soluzione i problemi che riguardano la sicurezza ambientale. E' ancora molto alto il numero di edifici che si trovano in zona sismica: più di 2 su 10, valore sicuramente sottostimato, dato che molte amministrazioni comunali non dispongono di una mappatura completa del rischio ambientale.

Resta comunque il problema dello "stato di salute" degli edifici scolastici. Ancora il 57,1% non è in possesso del certificato di agibilità statica e di agibilità igienico sanitaria (come risulta anche da un'indagine MIUR), il 73,2% non ha il certificato di prevenzione incendi, il 37% manca di scale di sicurezza e il 20,6% di porte antipanico.

Inoltre preoccupa la situazione degli edifici scolastici che si trovano in prossimità di fonti di inquinamento, quali aree industriali (8,85%), antenne radio televisive (6,91%), strutture militari come polveriere e radar (1,89%), aeroporti (1,53%), discariche (0,56%) ed elettrodotti ad alta tensione (4,34%), mentre aumenta anche il numero di scuole che si trova a meno di 60 metri da distributori di benzina (1,30%). Da segnalare che le scuole che si trovano in aree a rischio industriale o in prossimità di elettrodotti sono quasi raddoppiate rispetto all'anno precedente. Costante rimane invece la quota di scuole esposte ad inquinamento acustico (2,37%) o troppo vicine ad autostrade (1,13%).

Contraddittori anche i dati sulla raccolta differenziata. Anche se in leggera diminuzione rispetto a Ecosistema Scuola 2003, la carta rimane il materiale più riciclato (33,19%) assieme alla plastica (26,5%,), mentre rimangono stabili gli altri materiali come il vetro (20,36%), l'organico (19,%), le pile (18,63%), l'alluminio (15,91%) e toner e cartucce per stampanti (14,56%).

Un dato infine certamente positivo è che continuano a crescere le aree verdi nelle scuole, ormai arrivate al 74,5%, mentre un anno fa erano pari al 71, 5%. Anche questo è un dato significativo perché registra un cambiamento di mentalità di chi usa la scuola, preferendo aree verdi a spazi in cemento da utilizzare per parcheggi, ma segnala anche una diversa disponibilità delle amministrazioni locali ad assecondare quelle modificazioni che non costano o non costano troppo. Questo fatto non risulta indifferente in una fase di restrizione drastica della finanza locale, dato confermato dal calo dei finanziamenti per progetti educativi che passa da 15.300.000 euro a poco meno di 13.000.000 euro per quest'anno. Quando si tratta infatti di interventi strutturali la tendenza si inverte. Così è infatti anche per le scuole in affitto, in lieve aumento (8,16%) e per quel 11% di scuole ospitate in edifici nati per altri scopi (abitazioni, caserme, conventi, ecc.). Così pure per le scuole prive di palestre, che sono ancora il 17%, e per le scuole con doppi turni (5.6%).

5. Agenda

18 aprile 2004

Lasciare a casa la propria automobile, fare una bella passeggiata tra le vie della città liberi di camminare senza respirare smog e cimentarsi nei giochi più diversi, quelli di un tempo e quelli nuovi senza aver il timore delle macchine che passano& questo e tanto altro è 100 Strade per Giocare l'iniziativa proposta da Legambiente per tutti coloro, grandi e piccini, che cercano una città nella quale almeno per un giorno si possa respirare a pieni polmoni. Per informazioni:ragazzi@mail.legambiente.com

14 15 maggio 2004

Il circolo Bateson e CIDI di Roma, con la collaborazione di Legambiente, Laboratorio epistemologico "Pensare per storie", circolo culturale "I draghi locopei" di Palermo, Federazione italiana dei Cemea, rivista "école" organizzano il seminario "Gregory Bateson (1904 1980) i cent'anni di un pensiero vivente". Venerdì 14 ore 15-19, sabato 15 ore 9-13; sede: Aula Magna dell'Università "Roma Tre", Via Ostiense 161 Roma Iscrizioni: Circolo Bateson (circolo.bateson@tiscali.it) oppure Cidi (cidi.roma2@flashnet.it)

16 maggio 2004

Terza edizione della marcia di Barbiana Nel cinquantesimo anniversario dell'esilio di don Milani il titolo della Marcia sarà: "Ripartiamo da Barbiana: una scuola con il tempo per pensare, per provare, per crescere"

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