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La verità non è un’opinione, si basa su cifre e su dati oggettivi

Stimato Sottosegretario Davide Faraone, leggere la sua mail mi ha lasciato senza parole. La verità non è un’opinione, si basa su cifre e su dati oggettivi.

14/02/2015
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Retescuole

Stimato Sottosegretario Davide Faraone, leggere la sua mail mi ha lasciato senza parole. La verità non è un’opinione, si basa su cifre e su dati oggettivi.

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Al sottosegretario Faraone

di Giordano Mancastroppa – 12 febbraio 2015

Stimato Sottosegretario Davide Faraone,

leggere la sua mail mi ha lasciato senza parole.

La verità non è un’opinione, si basa su cifre e su dati oggettivi.

Se lei scrive che: ”
Abbiamo raddoppiato il fondo di funzionamento per le scuole. Già da quest’anno ogni istituto avrà circa 35.000 euro – quasi 20.000 in più rispetto a quelli che aveva – per coprire le spese vive e investire nella didattica e nei laboratori. Non solo. La buona scuola è diventata un brand in grado di attrarre su di sé l’attenzione dei privati. Sono state tantissime le imprese – da Samsung a Microsoft – che spontaneamente hanno contattato il Miur per “sponsorizzare” la scuola e le sue buone pratiche. E di questo sono molto contento: vuol dire che è chiaro a tutti che è sul futuro del nostro Paese che dobbiamo investire e che siamo chiamati tutti quanti a farlo perché la scuola è società e ne siamo tutti responsabili.

Sta dicendo una FALSITA’. Quindi o è male informato, o mente in modo spudorato.

La mia scuola, Direzione Didattica di Via F.lli Bandiera di Parma, con quasi 800 alunni/e, riceverà nel 2015 (gennaio-agosto) 5.948 € (vedi Programma Annuale appena approvato). E’ stata comunicata anche un’integrazione (i 50 milioni appena approvati dal Governo) di circa 3.000 €, ai sensi delle tabelle ministeriali.

Mi pare che siano cifre ben diverse da quelle che Lei ha scritto, annunciato e propagandato.

Il resto, necessario alla sopravvivenza delle scuole italiane, non lo mette nè Samsung, nè Microsoft (che notoriamente non sono enti benefici o filantropici), ma le famiglie degli alunni/e, che vengono doppiamente tassate dallo Stato Italiano.

Sarebbero tantissime le note che vorrei fare al suo scritto, a cominciare da quella parola COERENZA che mi pare si commenti da sola.

Mi limito quindi al paragrafo RIBALTAMENTO:
Riformeremo il sostegno che diventerà affare di tutto il personale scolastico: formazione in servizio per docenti curriculari, personale Ata e dirigenti scolastici e personale altamente specializzato per le disabilità gravi. Dobbiamo superare la delega che continua ad essere presente nelle classi, tra insegnanti di classe e insegnanti di sostegno. È un modo di fare che ha una ricaduta negativa anche e soprattutto sull’immagine che lo studente ha di sé. Sappiamo che in passato molti docenti sono passati sulle cattedre di sostegno come “ripiego” nei casi di esubero delle proprie classi di concorso, come scorciatoia per passare di ruolo: non può più essere così. Il benessere dello studente viene prima di tutto.

Scusi la diffidenza, ma dietro le belle frasi che annunciano maggiore integrazione, inclusione, corresponsabilità, ci leggo soltanto TAGLI al SOSTEGNO, sia attraverso i tagli che gli Enti Locali stanno facendo al personale ESEA (vedi Comune di Parma, per mancati trasferimenti dallo Stato), sia attraverso le risorse in orgnaico, che avrete sicuramente in programma.

Rimaniamo quindi in attesa che dai tweet, i messaggini, le mail, i blog privati, si passi finalmente ad atti legislativi, magari controfirmati da quel Presidente della Repubblica che della Costituzione e dalla scuola pubblica statale ha giurato di essere garante.

Giordano Mancastroppa

La Scuola Siamo Noi Parma