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La Stampa-S'allarga il blocco dei libri di testo

S'allarga il blocco dei libri di testo 11/5/2003 Quella che inizia domani sarà una settimana calda in decine istituti superiori di Torino e provincia: i collegi docenti sono convocati per ...

11/05/2003
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La Stampa

S'allarga il blocco dei libri di testo

11/5/2003

Quella che inizia domani sarà una settimana calda in decine istituti superiori di Torino e provincia: i collegi docenti sono convocati per la scelta dei libri di testo e già in oltre venti è stato deciso, o viene seriamente valutato, il blocco delle adozioni. "Si tratta di una forma di protesta già attuata in passato", ricorda Ludwig Fogola, che nella libreria di piazza Carlo Felice segue l'editoria scolastica. "Se fatta in grande stile, crea disagi a cascata. Dagli editori, che devono ricevere i dati e programmare le tirature, ai librai alle famiglie". Fogola aggiunge: "I libri adottati dovrebbero essere noti entro il 25 maggio, ma è un'utopia. Spesso le scuole non ce la fanno e gli elenchi vengono resi pubblici solo in settembre". Secondo l'esperto, poi, "la norma che impone a un docente che subentra a un collega di tenersi i libri adottati, non viene quasi mai rispettata". Come dire che, con il blocco, in autunno potrebbe verificarsi un po' di caos in più del solito. I professori sono mobilitati contro la "riconduzione" delle cattedre a 18 ore di insegnamento frontale con il conseguente impoverimento della qualità della scuola (fine di molti progetti anche per il recupero degli allievi in condizione di svantaggio, copertura delle ore dei colleghi malati, apertura delle biblioteche) e tagli alle cattedre assegnate ai docenti precari. Nell'assemblea di giovedì, all'Itis "Avogadro" (indetta dalle rsu di numerosi istituti), oltre ad essere stata pronunciata la parola 'occupazione' da parte dei docenti, è stata anche approvata una mozione in cui si dice che, saltando la continuità didattica a causa della rivoluzione delle cattedre legata alle 18 ore, l'adozione dei libri di testo è priva di senso. "Viene pertanto sospesa qualsivoglia adozione, vecchia o nuova che sia, in attesa di chiarimenti". Gino Giove, Cub scuola, spiega che "la lotta non è certo contro le case editrici. Che un danno potrebbero comunque averlo anche nell'ipotesi, avanzata da alcuni dirigenti scolastici, di adottare un testo identico in tutta la scuola. Con buona pace della libertà d'insegnamento". Tre le iniziative decise giovedì: assemblee con i genitori, presenza massiccia dei docenti sabato alla Fiera del Libro dove parlerà il sottosegretario all'Istruzione Valentina Aprea. E nuovo incontro lunedì 19 all'Avogadro (ore 16,30). "Comprendiamo le motivazioni della protesta di rsu e collegi docenti - dice Alberto Badini, Cgil Scuola -, ne abbiamo discusso nel nostro direttivo nazionale e le condividiamo, ma abbiamo fatto la scelta di concentrare l'attenzione sulla chiusura del contratto, che prevediamo possa avvenire verso metà settimana". Per Badini, prossimamente, "occorrerà verificare se ci sono stati dirigenti più realisti del re nel risparmiare posti. Come è avvenuto per gli accorpamenti delle classi quinte, che non avrebbero dovuto essere fatti in nessun caso". Cgil, Cisl, Uil e Snals hanno chiesto alla Direzione regionale dell'Istruzione un confronto serrato su organici di fatto e organico di sostegno.

Maria Teresa Martinengo


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