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La Stampa-No al federalismo self-service

IL GOVERNATORE DELL'EMILIA ROMAGNA: LOGICA SBAGLIATA "No al federalismo self-service" Errani: i servizi devono essere uguali per tutti LA prima volta che Vasco Errani, vicepresidente della ...

21/11/2002
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La Stampa

IL GOVERNATORE DELL'EMILIA ROMAGNA: LOGICA SBAGLIATA
"No al federalismo self-service"
Errani: i servizi devono essere uguali per tutti

LA prima volta che Vasco Errani, vicepresidente della Conferenza dei governatori, dovette votare in modo diverso dal suo presidente, il forzista Enzo Ghigo, fu il 14 febbraio di quest'anno. Fu quando l'organismo che rappresenta le Regioni diede il suo parere sul progetto di "devolution" preparato dal ministro Bossi. Allora finì con 11 voti favorevoli, della Cdl, e 5 contrari. Oggi le posizioni sono un diverse, a leggere le dichiarazioni di Raffaele Fitto e di Chiaravalloti. Di certo il ds Errani, 55 anni, presidente dell'Emilia Romagna, non vuole passare come nemico del federalismo: "Il federalismo deve essere solidale, cioè utile a risolvere i problemi della gente".

Presidente Errani, in Senato l'Ulivo darà battaglia. E' d'accordo?

"Certo. Ma sa perché?"

Per una scelta di parte.

"No, è puro buon senso. E' incomprensibile che si porti in Parlamento prima la devoluzione che l'applicazione della riforma del Titolo V della Costituzione, cioè il disegno di legge La Loggia: tutte le Regioni lo avevano chiesto, non ci sono differenze politiche".

Parliamo di devolution.

"Non esiste un federalismo self-service. Nessuno Stato federalista al mondo può essere fondato su questo principio: ciascuno fa quello che vuole su scuola, sanità, polizia locale".

Però i servizi essenziali vengono garantiti.

"Per noi il sistema scolastico nazionale e il sistema sanitario nazionale sono irrinunciabili. Poi, cosa è la polizia locale? Una volta Bossi ha detto che sono i "rangers", altri del governo hanno parlato di poliziotti di quartiere o di vigili urbani... Mi spieghino. C'è confusione e il rischio di mettere in discussione i valori dell'unità nazionale".

Mettiamo che la Casa delle libertà vari questo progetto, che succederà? Proporrete il referendum confermativo, come previsto dalla Costituzione quando non c'è un quorum di due terzi?

"Spero che anche nel centrodestra prevalgano le preoccupazioni: sono diffuse in tutti i gruppi del Parlamento. Questo processo non può passare a colpi di maggioranza, è giusta una verifica nel Paese".

Lei chiede i correttivi che ora l'ostruzionismo dell'Ulivo ha impedito...

"Sa cosa si dovrebbe fare? Abbandonare questo "non-disegno" che è la devoluzione e completare la riforma della Costituzione con il Senato federale, insieme alla alla nomina delle Regioni dei giudici costituzionali e al federalismo fiscale. Così il paese diventerebbe efficiente. Invece la proposta Bossi è un "mix "di propaganda, di esercizio muscolare e di una visione del paese che non condivido".

L'Emilia è Regione ricca: cosa pensa del federalismo fiscale "caritatevole" della Lega?

"E' una logica sbagliata. Vorrei chiedere in che relazione si pone questo progetto con la delega alla riforma fiscale di Tremonti, o con l'articolo della Finanziaria che istituisce l'Alta Commissione sul federalismo fiscale. E' pura demagogia. Così non si tiene insieme il Paese: si fa un danno sia al Sud sia al Nord".

g. pa.


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