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La Stampa-Lunedì la scuola si ferma -In caso di guerra altre 2 ore di sciopero

RINNOVO DEL CONTRATTO E DIFESA DEGLI ORGANICI E DELL'ISTRUZIONE PUBBLICA Lunedì la scuola si ferma In caso di guerra altre 2 ore di sciopero 20/3/2003 AOSTA I direttivi dei quattro...

20/03/2003
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La Stampa

RINNOVO DEL CONTRATTO E DIFESA DEGLI ORGANICI E DELL'ISTRUZIONE PUBBLICA
Lunedì la scuola si ferma
In caso di guerra altre 2 ore di sciopero

20/3/2003

AOSTA

I direttivi dei quattro sindacati scuola della Valle d'Aosta, Cgil, Cisl, Savt e Snals, si sono riuniti in assemblea ieri pomeriggio ad Aosta, con i loro aderenti, per confermare con forza l'adesione allo sciopero generale unitario del settore dell'istruzione di lunedì 24 marzo. E' di particolare rilevanza l'adesione unitaria alla protesta, a significare la forte intenzione di tutti i docenti ad andare avanti compatti nelle rivendicazioni. La prima è quella della rapida chiusura del contratto collettivo di lavoro, che è scaduto da ormai 14 mesi, con le trattative che, è stato detto "sono interrotte per responsabilità esclusiva del governo" e con "gli impegni assunti dal ministro Moratti in ordine alle risorse da utilizzare che sono stati clamorosamente disattesi".
Quello del contratto da rinnovare è di certo un elemento molto importante, ma è altrettanto rilevante l'impegno, da parte delle organizzazioni sindacali, per la difesa degli organici, dei posti di lavoro, che saranno pesantemente ridotti già a partire dal prossimo anno scolastico. Viene anche richiesta la riduzione del lavoro precario e che vengano concretizzate le immissioni in ruolo su tutti i posti vacanti. Il terzo caposaldo della protesta è quello che si può sintetizzare come una difesa a largo raggio della scuola pubblica, con anche le certezza del significato e del ruolo della contrattazione, contro ipotesi di subordinare il rapporto di lavoro ad atti unilaterali del ministro. Infine vengono chiesti investimenti significativi, tali da poter consentire la valorizzazione delle professionalità del personale docente. Nel caso in cui non si dovessero avere risposte rapide e soddisfacenti, i sindacati scuola si riservano di attivare assemblee degli iscritti per valutare la situazione. Nella riunione di ieri è stata anche recepita la grave situazione del momento legata al possibile scoppio della guerra in Iraq. E' stato detto che "qualora dovesse esplodere il conflitto, Cgil, Cisl, Savt e Uil attiveranno fermate dei lavoratori e manifestazioni". Questo, "per riconfermare che l'Italia è vincolata al rispetto della Costituzione e della Carta dell'Onu" e per chiedere che "il governo italiano non metta a disposizione di questa avventura uomini, strutture militari e infrastrutture logistiche". Subito dopo l'intervento militare lo sciopero nella scuola sarebbe di 2 ore, salvaguardando l'obbligo di vigilanza e di tutela dei minori.

Bruno Baschiera


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