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La Stampa-Il ministro Moratti ribadisce: anno scolastico, inizio regolare

LA RIFORMA PIACE ALLE FAMIGLIE". "SULLE GRADUATORIE DECIDERÀ IL CONSIGLIO DI STATO" "Mille richieste per la sperimentazione" Il ministro Moratti ribadisce: anno scolastico, inizio regolare ...

04/09/2002
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La Stampa

LA RIFORMA PIACE ALLE FAMIGLIE". "SULLE GRADUATORIE DECIDERÀ IL CONSIGLIO DI STATO"
"Mille richieste per la sperimentazione"
Il ministro Moratti ribadisce: anno scolastico, inizio regolare

FERRARA

"Non mi sento di anticipare le decisioni che potrà prendere il Consiglio di Stato ma riconfermo che l'anno scolastico partirà in modo assolutamente regolare". Parola del ministro del ministro dell'Istruzione Letizia Moratti. Dopo la decisione del Ministero di ricorrere al Consiglio di Stato contro la sentenza del Tar del Lazio, che ha imposto di rivedere i criteri delle graduatorie degli insegnanti, Moratti riporta l'ottimismo tra le famiglie degli studenti. E pure tra i docenti: "Il mio auspicio è che al più presto inizi la trattativa per il nuovo contratto della scuola". L'occasione è la XXI Festa Tricolore, organizzata da Alleanza nazionale a Ferrara, dove ha tenuto banco, appunto, "la centralità dell'istruzione e formazione per lo sviluppo generale del Paese", per dirla con le parole del senatore Giuseppe Valditara, responsale responsabile scuola e Università di An. Davanti alla platea di famiglie, il ministro ha voluto chiarire che cosa succederà nei prossimi giorni. "Gli oltre 700 mila docenti di ruolo saranno in classe - ha ribadito il ministro -, per quanto riguarda gli 85 mila supplenti il 93% dei posti è già stato coperto. Quelli che mancano verranno nominati nei prossimi giorni. La mancata nomina è dovuta al fatto che nelle graduatorie provinciali non c'era la disponibilità delle professionalità necessarie. Passa adesso ai capi di istituto la responsabilità di verificare quali sono i docenti che hanno i titoli per avere diritto alla supplenza, ma è questione di pochi giorni". Le famiglie sono avvisate e sapranno con chi prendersela per eventuali disguidi. Gli aspetti della riforma della scuola non preoccupano la titolare del dicastero, sicura, dati alla mano, di aver visto giusto. "Per la sperimentazione continuano ad arrivare le richieste - prosegue Moratti -: siamo quasi a quota mille da parte di circoli didattici, istituti, direttori generali ed enti locali. Tutto sarà risolto entro il 10 settembre". "Riteniamo che questa sia una conferma - ha osservato ancora Moratti - dell'attesa da parte delle famiglie della riforma e dei contenuti della sperimentazione, dei nuovi modelli e delle parti didattiche innovative (maestro prevalente, inglese, informatica), con la possibilità per i genitori di iscrivere a scuola i figli a cinque anni e dieci mesi per le elementari e a due anni e dieci mesi per le materne". Il ministro ha inoltre confermato che saranno 200 i circoli didattici scelti per dare il via alla sperimentazione. E se il responsabile scuola e Università di An, Giuseppe Valditara, ha alzato il tono: "La riforma della scuola va approvata al più presto e bisogna dire con chiarezza che finora l'opposizione ha fatto un ostruzionismo becero". Imperturbabile, il ministro Moratti, ha smorzato la polemica: "Vogliamo fare la riforma con tutti i soggetti interessati, ad iniziare dall'Associazione dei comuni, da cui attendiamo i criteri e le modalità con le quali gli stessi intendono partecipare alla sperimentazione, in particolare per quanto riguarda le scuole d'infanzia". Nei prossimi giorni si riunirà la commissione dell'Anci per decidere, "naturalmente - ha osservato il ministro - non prenderemo nessuna decisione che riguarda la scuola dell'infanzia prima di aver ricevuto questo contributo". L'ultima domanda è sul contratto per il personale della scuola. "Ora tocca all'Aran avviare la trattativa per il rinnovo del contratto della scuola - risponde il ministro della Pubblica Istruzione -. Da parte nostra abbiamo fatto tutto quanto è di nostra competenza, adesso tocca agli altri dare corso il più rapidamente possibile alla parte successiva per giungere a una soluzione".

p.c.


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