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La Stampa-"E' una sperimentazione inaccettabile"

DOPO L'ACCORDO SOTTOSCRITTO DAL PRESIDENTE DELLA REGIONE GHIGO "E' una sperimentazione inaccettabile" L'assessore-preside boccia il ministro Moratti "L'accordo firmato dalle Regioni del...

26/07/2002
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La Stampa

DOPO L'ACCORDO SOTTOSCRITTO DAL PRESIDENTE DELLA REGIONE GHIGO
"E' una sperimentazione inaccettabile"
L'assessore-preside boccia il ministro Moratti

"L'accordo firmato dalle Regioni del Polo con il ministero dell'Istruzione è inaccettabile e, sotto il profilo giuridico, illegale. Esiste una legge dello Stato che prevede l'obbligo scolastico sino al primo anno della scuola superiore: non mi risulta che un protocollo d'intesa possa cancellarla". Dopo le critiche di Cgil, Cisl e Uil, contro l'accordo che fa del Piemonte una delle cavie della riforma Moratti, interviene l'assessore al Sistema Educativo e Formativo della Provincia, Gianni Oliva. Per l'assessore-preside non è accettabile il metodo e tanto meno il contenuto, con l'inserimento dei quattordicenni in una formazione professionale interamente gestita dalle Agenzie. "Le Province sono state coinvolte nella definizione di un progetto sperimentale: Torino - dice Oliva - ha dato il proprio contributo proponendo che la titolarità del corso spettasse alla scuola e che il monte-ore venisse suddiviso equamente tra percorsi scolastici, affidati agli istituti professionali, e formativi, affidati alle Agenzie. In questo modo si sarebbe realizzato un modello di "integrazione" tra istruzione e formazione. Ma è proprio questo che il ministero non vuole. La riforma Moratti prevede la scelta a 14 anni tra il liceo, per chi è destinanto a ruoli direttivi, e la formazione professionale, per chi deve essere "avviato" al lavoro il più in fretta possibile". Su questo terreno la Provincia è contraria. La sperimentazione, secondo l'assessore, "parte senza alcun progetto didattico, improvvisata, confusa, ma con una vittima precisa: gli istituti professionali, che in Piemonte rappresentano il 25% delle scuole superiori". Integrando scuola e formazione gli istituti professionali avrebbero conservato un ruolo. "Il modello che si vuole sperimentare è invece mirato ad escluderli". Ancora: "Questo protocollo ha solo uno scopo politico: poiché non riesce a far passare la riforma nei tempi previsti per i contrasti nella maggioranza e perché Tremonti non dà fondi, il ministro Moratti fa accordi con le Regioni amiche, usando i fondi regionali per poter dire che la scuola sta cambiando. Così il Piemonte avrà 8 vecchi miliardi di lire in meno". Per Oliva, la sperimentazione a Torino è destinata a non partire. "Non mi sembra ci siano istituti professionali disponibili a "cedere" i propri iscritti". Un incontro con i presidi è già fissato per l'inizio di settembre.

m. t. m.


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