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La Stampa-Contratto e licenziamenti, sciopera il pubblico impiego

Contratto e licenziamenti, sciopera il pubblico impiego Oggi incrociano le braccia anche docenti (un'ora), bancari, dipendenti delle Poste e del settore energia ROMA Pubblico impiego, tre m...

14/12/2001
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La Stampa

Contratto e licenziamenti, sciopera il pubblico impiego
Oggi incrociano le braccia anche docenti (un'ora), bancari, dipendenti delle Poste e del settore energia

ROMA Pubblico impiego, tre milioni di lavoratori scioperano oggi per otto ore. Quelli della scuola, invece, incrociano le braccia per un'ora. "L'agitazione - afferma il segretario confederale Uil, Antonio Foccillo - è necessaria perché è a rischio il ruolo stesso della contrattazione nel pubblico impiego". Le rivendicazioni non sono solo economiche. Oltre ad un recupero del differenziale di inflazione adeguato all'Accordo di luglio, viene richiesto un cambiamento profondo delle norme previste nella Finanziaria. Lo sciopero è mirato pure a far sentire la protesta del settore pubblico sulla modifica dell'articolo 18 dello Statuto dei lavoratori, quello sui licenziamenti senza giusta causa. "Da troppo tempo - affermano i sindacati - aspettiamo risposte che non arrivano. E' giunto il momento di far prevalere il buon senso: il Governo è chiamato a dare soluzioni adeguate sull'insieme delle materie". L'esecutivo è accusato, in particolare, di non prevedere risorse sufficienti per il rinnovo dei contratti pubblici. Le manifestazioni di Cgil Cisl e Uil si svolgeranno in mattinata nelle principali città italiane, come Roma, Milano e Napoli, dove interverranno i segretari generali delle tre confederazioni. Nella capitale, all'Hotel Ergife, parlerà il leader della Cgil Sergio Cofferati, mentre quello della Cisl, Savino Pezzotta, chiuderà la manifestazione che si svolgerà al Palavobis del capoluogo lombardo. Il segretario generale della Uil, Luigi Angeletti, invece, terrà un comizio in piazza del Gesù a Napoli. Solo a Milano è prevista la partecipazione di 15 mila persone. I lavoratori della scuola limiteranno l'agitazione ad un'ora di sciopero, la prima di ogni turno o, per i docenti, la prima dell'orario di lezione. Nel loro caso, alle motivazioni di carattere generale si sommano rivendicazioni e proteste di settore indirizzate contro il ministro Moratti. Nell'ambito delle iniziative indette a difesa dell'articolo 18, scioperano oggi anche i bancari (due ore nel pomeriggio) e i dipendenti degli uffici postali (due ore alla fine di ogni turno), con prevedibili disagi negli orari di apertura al pubblico. Stop di due ore anche per il mondo delle telecomunicazioni. Astensione raddoppiata, 4 ore, per i lavoratori delle aziende erogatrici di gas e acqua. Le organizzazioni di categoria lamentano lo stallo nei negoziati per il rinnovo dei contratti. Ieri si è svolto nella sede del gruppo della Margherita alla Camera un incontro tra i segretari confederali di Cgil Cisl e Uil e gli uffici di presidenza dei gruppi della Margherita di Camera e Senato guidata da Castagnetti e Bordon. "Si è registrata - informano - una convergenza di valutazioni sulle questioni che hanno determinato la mobilitazione delle organizzazioni sindacali. E' stato espresso un comune giudizio negativo sulla modifica dell'articolo 18 e sulla legge finanziaria, caratterizzata da una totale assenza di politiche di sviluppo per il mezzogiorno, di risorse adeguate per il rinnovo dei contratti nel settore del pubblico impiego e di risorse per il buon funzionamento di servizi all'impiego (attualmente competenza delle amministrazioni provinciali)". Sulle norme dell'arbitrato contenute nel disegno di legge delega ora al Senato, disco verde allo stralcio. Bocciatura senza appello, invece, per la legge delega sugli ammortizzatori sociali talmente priva di risorse e copertura, per i sindacati e l'opposizione, da rivelare un'assoluta contrarietà alla riforma degli istituti di protezione sociale in vigore in Italia.

gia. gal.