La NAzione-Ritorno a Barbiana cinquanta anni dopo

L'EVENTOUn movimento che comprende anche sindaci e politici
Ritorno a Barbiana cinquanta anni dopo
Domenica la marcia in ricordo di don Milani
Era il 6 dicembre del 1954 quando don Lorenzo Milani giunse a Barbiana, piccolissima parrocchia sul monte Giovi, nel territorio del comune di Vicchio del Mugello, dove non c'era né luce né acqua. Già il giorno dopo il suo arrivo, don Milani raggruppò attorno a sé i ragazzi del posto. Semianalfabeti, figli di pecorai e contadini, che restavano con lui dalle 8 del mattino fino a buio. Quella straordinaria esperienza, che costituì una grande rivoluzione culturale, didattica e pedagogica, oggi è racchiusa nelle pagine di "Lettera a una professoressa", risultato di un anno di attività con un maestro, che rifiutava l'indifferenza e la passività.
Domenica 16 maggio, con la Marcia di Barbiana, si ricorda don Milani e la sua 'scuola'. "Giornata di proposta e identità, di cui siamo orgogliosi. Ripartiremo ancora dalla scuola di Barbiana per dare più forza a quel vasto movimento di genitori, insegnanti, cittadini, enti locali, che non intendono perdere e che, anzi, vogliono sviluppare e ampliare le conquiste di democrazia e di libertà della scuola pubblica del nostro paese, per dare maggiore senso e valore all'educazione delle giovani generazioni, per ridare a loro il sogno di una vita adulta che merita di essere dignitosamente vissuta". A scrivere sono quattro sindaci: Alessandro Bolognesi (Vicchio), Giuseppe Carovani (Calenzano), Leonardo Domenici (Firenze) e Mauro Marconcini (Montespertoli), con Michele Gesualdi, Presidente della Provincia di Firenze, e Claudio Martini, Presidente della Regione Toscana.
Cinquanta anni fa don Milani divenne priore di Barbiana, allora villaggio montano nel comune di Vicchio.
"Cinquanta anni dopo torniamo, per la terza volta, ad invitarvi ad una marcia insistono i promotori che non intende celebrare un rito né una ricorrenza, ma riaffermare il valore educativo e politico di Barbiana come proposta assolutamente moderna e quanto mai necessaria, oggi, per contrastare la deriva liberista, la crisi della democrazia partecipata, l'involuzione selettiva e autoritaria che sta subendo il nostro sistema scolastico, la diffusa crisi dei valori educativi di libertà e di senso critico".
La partenza è prevista da Ponte Vicchio e da "La Cava" attorno alle ore 10.30. Al termine, nella zona del Pratone di Vicchio, la Camera del Lavoro preparerà un servizio di bibite e panini per chi ne abbia bisogno. Quindi, al Lago Viola, a partire dalle 14.30 sono previsti il saluto del sindaco e una serie di interventi, di musiche, di testimonianze, con lettura di alcuni brani di Don Milani.
Mi.Bra.