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La Nazione-Massa-Sciopero, migliaia in corteo -anche la scuola al centro

Sciopero, migliaia in corteo MASSA '#8212; "Costruire una società fondata sui diritti e sul lavoro". E' questo lo slogan che ha contraddistinto la manifestazione provinciale, svoltasi ieri matt...

19/10/2002
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La Nazione

Sciopero, migliaia in corteo

MASSA '#8212; "Costruire una società fondata sui diritti e sul lavoro". E' questo lo slogan che ha contraddistinto la manifestazione provinciale, svoltasi ieri mattina in occasione dello sciopero indetto dalla Cgil: manifestazione alla quale hanno partecipato circa settemila persone superando numericamente i partecipanti della manifestazione, già imponente, del luglio scorso. Un primo corteo, partito dall'ex Synthesis, si è incontrato con quello radunato a Poggioletto da dove è poi partito il lungo "biscione" (era composto dai lavoratori della quasi totalità dei comparti produttivi) che è sfilato per le strade del centro cittadino, radunandosi per il comizio finale in piaza Mercurio. Ai temi che hanno contraddistinto lo sciopero a livello nazionale come la scuola, lo sviluppo e il lavoro, nella nostra provincia si sono aggiunti i temi della pace, la legge Bossi-Fini, i diritti in generale e i problemi legati alla reindustrializzazione, diventando così "Una giornata per tutti". A salire per prima sul banco degli imputati è stata proprio la precarietà e la flessibilità del lavoro. Fin troppo chiaro è stato l'intervento di Nadia Bellè della segreteria Nidil Cgil che ha invitato il sindacato ad impegnarsi, a partire da subito, a fermare l'impoverimento costante delle classi lavoratrici, a mettere un freno allo scadimento del lavoro nel precariato e ad "illuminare" la miopia nella formazione professionale. "Il fatto che nella nostra provincia '#8212; ha spiegato Bellè '#8212; le amministrazioni locali abbiano scelto politiche del lavoro che non costruiscono occupazione stabile, ma abbiano preferito incentivare forme di lavoro precario, come ad esempio l'avviamento al lavoro di circa settemila lavoratori con contratti di collaborazione coordinata e continuativa, ci impone un ripensamento sulle politiche occupazionali per il nostro territorio". Non solo la precarietà del lavoro. Anche la scuola è stata messa sotto accusa da Rosaria Bonotti, insegnante precaria che ha illustrato l'attuale situazione che sta vivendo questo delicato settore ed ha auspicato che la scuola non diventi un "diplomatificio" ma una risorsa di tutti e soprattutto una risorsa di qualità. Anche i movimenti studenteschi di Massa e Carrara sono scesi in piazza insieme alla Cgil per gridare il loro no alle posizioni assunte dal Governo su scuola e lavoro. "Combattiamo '#8212; ha detto Irene Della Pina a nome degli altri studenti '#8212; per una scuola libera e democratica: pretendiamo uno spazio per discutere, confrontarci e crescere, perchè è un nostro diritto". "Esprimiamo '#8212; ha commentato il coordinatore provinciale dei Giovani Comunisti, Simone Ortori '#8212; la nostra soddisfazione e la nostra voglia di accettare la grande scommessa che lo sciopero di ieri ha messo in atto". Sciopero che, lo ricordiamo, si è concluso con il comizio del segretario generale della Cgil, Paolo Marini e con il concerto degli artisti riuniti nella "Società Apuana dei Malfattori".

di Simonetta Tonarelli


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