La Nazione-I professori umbri incrociano le braccia più degli altri

professori umbri incrociano le braccia più degli altri

PERUGIA '#8212; La scuola umbra sciopera più del resto d'Italia. Lo dice la Cgil, supportata dal rigore dei numeri elaborati in proprio. Stando alla statistica, infatti, il 24marzo scorso in Umbria ha manifestato il 53% dei docenti e il 43% del personale Ata, contro un trend nazionale che si è attestato intorno al 40% per gli insegnanti e molti punti più in basso per il resto del personale. A riempire il serbatoio dello sciopero soprattutto la provincia di Perugia, che su 8124 professori in servizio per quel giorno, ha visto in trincea 3866 docenti. Sbandiera numeri la Cgil e approfitta anche per lanciare qualche frecciata. "Nonostante il Miur abbia tentato di scipparci i risultati chiedendo alle scuole l'inserimento diretto al sistema nazionale per poi comunicare i risultati finali '#8212; dice Giuliana Renelli '#8212;, il nostro capillare lavoro per contattare le varie istituzioni scolastiche ci ha offerto un quadro trasparente della situazione . Un panorama che incoraggia la prosecuzione del nostro impegno per la categoria, mobilitata in difesa della scuola pubblica. In Umbria '#8212; conclude Renelli '#8212; sono state tantissime le voci di protesta che si sono levate, non solo per la difesa del posto di lavoro e del contratto, ma anche e soprattutto contro la legge delega Moratti, una legge che distrugge la scuola pubblica e che disegna una società sbilanciata".