La città di Salerno-Assunzioni? Una vergogna"

"Assunzioni? Una vergogna"
La Cgil: solo 12 i bidelli, favori ai prof di religione
scuola 175 nuovi docenti nella provincia

"Duecento assunzioni tra personale docente e non docente sono niente rispetto a quello che è il fabbisogno effettivo in provincia di Salerno dove c'è necessità di almeno mille immissioni in ruolo". E' la dura reazione del segretario provinciale Cgil scuola Giuseppe Carbonara. "Si tratta - aggiunge -di una sproporzione evidente anche a livello nazionale se si pensa che, dopo tre anni di attesa, saranno assunti solo 12.500 docenti, mentre con procedure rapidissime saranno immessi in ruolo ben 15mila docenti di religione cattolica entrati nella scuola previo gradimento ecclesiastico che potranno poi slittare sull'insegnamento di altre discipline a discapito dei docenti di quelle materie. La situazione anche in provincia di Salerno è vergognosa - continua il sindacalista elencando i dati diffusi dal Ministero - Basti pensare che alle 175 assunzioni di docenti si aggiungeranno almeno altrettante immissioni in ruolo di insegnanti di religione inseriti nella scuola con il benestare del vescovo, che potranno essere dirottati anche su altre materie d'insegnamento. In barba ai principi costituzionali della laicità e della democrazia nella sucola. Per non parlare poi dei bidelli, i collaboratori scolatici: su 700 posti da coprire sono previste solo 12 assunzioni. In questo modo, ancora una volta, si farà spazio ai contratti a termine che non garantiscono sempre un buon rendimento, visto che la stabilità del lavoro e la professionalità così acquisita è garanzia di qualità". Le scuole, di ogni ordine e grado, in tutta la provincia sono 275. Le nuove assunzioni circa 227, di cui solo 175 destinate a docenti. Cifre deludenti rispetto a quelle, seppur esigue, che invece erano attese nel settore. Per questo i sindacati della scuola sono sul piede di guerra contro quanto disposto dal Governo e annunciano manifestazioni per le prossime settimane, a pochi giorni dall'ultima protesta nazionale svoltasi a Roma. "Cercheremo di strappare qualche altra assunzione - dice Carbonara - ma questo non risolverà l'emergenza. Così, ancora una volta il personale sarà reclutato tra i precari". (a.r. c.)