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L'organico che non t'aspetti

di Pippo Frisone

28/04/2016
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ScuolaOggi

La Legge 107/15, meglio nota come Buona Scuola, al comma 201 sugli organici sembra, ad una prima lettura, non lesinare incrementi di risorse . Lo fa con una previsione di spesa decennale che partendo da un incremento di  544 ml. di euro per il 2015, passando per 1.828 ml. sul 2016, 1.839 ml.sul 2017, 1.878 ml. sul 2018 e via incrementano,  arriva fino a 2.169ml. nel 2025.

Ma le novità e le sorprese non finiscono qui.

A decorre dal prossimo anno scolastico 2016/17 la dotazione organica del personale docente avrà

cadenza triennale (comma64), i ruoli saranno regionali, articolati in ambiti territoriali, suddivisi

in sezioni separate nei vari gradi di scuola (comma66).

L'organico sarà determinato con decreto interministeriale ( Miur+Mef+FP) sentita la Conferenza Unificata, nel limite massimo disponibile annualmente nello stato di previsione del Miur, di cui al comma 201. E sin qui la procedura della determinazione non cambia.

Il cosiddetto organico dell'autonomia è determinato su base regionale ed il riparto tra le regioni avverrà tenendo conto del numero delle classi per i posti comuni e del numero degli alunni per il potenziato. A margine, i soliti correttivi per situazioni particolari, come le zone di montagna, piccole isole, forte processo migratorio, dispersione scolastica....(comma 65)

Una volta assegnato l'organico dell'autonomia alle regioni, viene ripartito dal Direttore regionale tra i vari ambiti della propria regione, comprensivo dell'organico di diritto, dei posti del potenziamento,

compreso il sostegno (comma68). Il tutto sempre nel limite del comma 201.

Ma l'organico dell'autonomia basterà a rispondere a tutte le esigenze e a tutti gli imprevisti  che le scuole si troveranno annualmente a dover fronteggiare col primo giorno di scuola?

Fino al 2015/16 era l'organico di fatto ad adeguare le risorse dell'organico di diritto che per politiche di tagli e di bilancio, sistematicamente venivano sottostimate.

Per far fronte alle ulteriori esigenze di personale rispetto all'organico dell'autonomia, dal 2016/17 si provvederà annualmente a costituire nello stato di previsione del Miur, un ulteriore contingente di posti non facente parte  dell'organico dell'autonomia. Su tali posti non si potranno fare né assunzioni in ruolo né trasferimenti .Per i docenti di ruolo si potranno fare solo operazioni di durata annuale ( utilizzi e assegnazioni provvisorie). Tali posti saranno in disponibilità anche per il personale supplente ove necessario che verrà assunto dalle GAE residuali ovvero dalle graduatorie d'istituto(comma 69).

Su tale contingente , viene richiamato nella L.107, con un colpa di coda e come limite insuperabile,  il mai abrogato art.64, comma 6 della L.133/08 (Tremonti-Gelmini ).

E' quello stesso articolo che ha tenuto inchiodati per otto anni gli organici del personale della scuola alle economie lorde di spesa nel bilancio dello Stato, tagliati per circa 8 miliardi di euro!!

Il comma 69 è il comma della continuità strisciante, in termini di risorse, tra la riforma Tremonti-Gelmini e la Buona Scuola di Renzi. In quel “fermo restando quanto previsto dall'art.64 comma 6 della L.133/08” c'è il limite, l'ultimo paletto, del quale nemmeno il governo Renzi è riuscito a liberarsene. Gli incrementi di risorse preventivate nella L.107 per il triennio dell'organico dell'autonomia 2016-2018 sono, salvo sorprese nei vari DEF annuali, 5.545ml.di euro.

E' del tutto del tutto evidente che con la Buona Scuola di Renzi non c'è un recupero pieno,  rispetto ai tagli Tremonti-Gelmini nemmeno alla fine del 2018 !

Cosi come con le assunzioni del piano straordinario sono stati coperti solo la metà dei posti tagliati

in questi anni in organico di diritto . Infatti degli 80mila posti tagliati dalla Gelmini, con l'organico potenziato fissato a 55.258 si è recuperato in termini numerici poco più della metà.

Gli altri 47.476 posti del piano straordinario di assunzione, hanno riguardato le disponibilità  di posti in organico di diritto, cosi come sono andati a strutturarsi  al termine del quinquennio applicativo della riforma.

Non modificando gli ordinamenti della riforma Gelmini e per non incorrere nelle sanzioni della Commissione europea, la Buona Scuola di Renzi ha cercato di coprire tutti i posti vacanti e disponibili in organico di diritto nel 2015/16, pensionamenti e cessazioni compresi.

Dove sta la differenza rispetto al passato? La risposta è nella novità dell'organico aggiuntivo, meglio noto come potenziato. Sta in quei 55.258 posti aggiuntivi, un tentativo ancor oggi pieno d'incognite attuative, di recuperare buona parte degli 80mila tagli di gelminiana memoria.

Un tentativo di pareggiare sugli organici i conti col passato, riuscito solo a metà.

Sullo sfondo di trasferimenti e passaggi epocali che coinvolgeranno circa 250mila docenti , le incognite della Buona Scuola, degli ambiti territoriali e della chiamata diretta, del bonus al merito e del comitato di valutazione, dell'alternanza scuola-lavoro e dei finanziamenti privati alle scuole.

Incognite che non a caso sono oggetto della campagna referendaria che si concluderà  il 18 giugno del 2016. Il Comitato promotore, di cui fa parte anche la Flcgil, chiede ai cittadini 4 firme per abrogare le parti peggiori della Buona Scuola.Dopo il referendum confermativo sulle modifiche alla Costituzione, sarà questa l'altra spina nel fianco che il Governo Renzi dovrà affrontare, tra giugno e luglio del 2017. Sempre se per quella data un governo Renzi ancora ci sarà !!


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