L'Espresso-CISL, pronti allo sciopero

Scuola
Cisl, pronti allo sciopero
Contro la riforma voluta da Letizia Moratti. E per il rinnovo del contratto degli insegnanti. I sindacati promettono battaglia. Parla Daniela Colturani, segretario generale della Cisl Scuola

di Andrea Benvenuti
Siamo di nuovo ai ferri corti tra governo e sindacati sul fronte della scuola. L'incontro di giovedì 9 maggio, tra il ministro Moratti e Cgil Cisl Uil, rappresenta infatti il momento della verità. "Senza risposte certe sulle risorse che l'esecutivo intende destinare al rinnovo del contratto degli insegnanti, le organizzazioni di categoria sono pronte allo sciopero". Lo ha anticipato il segretario generale della Cisl Scuola, Daniela Colturani, senza ripensamenti. "Le condizioni per l'avvio della trattativa contrattuale ci sono - ha detto Colturani - ma non si può immaginare di aprire la contrattazione sapendo che le risorse previste sono solo quelle legate al recupero dell'inflazione programmata".

Dall'incontro di giovedì, i sindacati si attendono cifre concrete per il contratto scaduto nel dicembre 2001. I 19 mila miliardi di lire annunciati dal ministro Moratti dovrebbero coprire ben dieci voci di spesa. Ma quanto di questo importo sarà destinato al contratto della scuola? Dal governo e dal ministero di viale Trastevere a Roma, non è arrivata alcuna risposta. Il rischio è la proclamazione dello sciopero con tutte le conseguenza che avrebbe questa iniziativa sulla fine dell'anno scolastico.

Colturani ha ribadito le critiche nei confronti della riforma Moratti: "Un contenitore vuoto, senza risorse certe e con tagli sul personale. Si è voluto scavalcare il coinvolgimento delle scuole - ha detto la rappresentante della Cisl - una riforma epocale come questa non può passare solo con i voti della maggioranza in modo blindata. Più che il consenso, il ministro ci chiede un atto di fede".