L'Arena-Sul doppio contratto per la scuola è scontro tra i ministri

La riforma Moratti
Sul doppio contratto per la scuola è scontro tra i ministri
Roma . L'ipotesi del ministro Letizia Moratti di dividere il contratto della scuola in due (da una parte gli insegnanti, circa 700 mila, e dall'altra i tecnici e gli amministrativi, circa 223mila) trova contrasti in sede sindacale . Non solo. L'idea incontra perplessità e resistenze persino nella compagine ministeriale. Il ministro della Funzione Pubblica Franco Frattini, ha dato un'indicazione unitaria circa il comparto scuola, in tutto 993mila addetti, facendo presente che la soluzione di scorporo presenta problemi giuridici ed economici. L'ipotesi del ministro dell'Istruzione di due fasce retributive con finanziamenti ad hoc, non pare conciliabile con i tempi ordinari di una contrattazione. I sindacati, essendo scaduto il contratto il 31 dicembre 2001, possono già chiedere il pagamento in automatico della prima tranche di indennità di vacanza contrattuale, pari al 30% dell'inflazione programmata e premono per l'avvio immediato della trattativa per il rinnovo di tutto il personale della scuola.
Le organizzazioni di categoria, totalmente contrarie ad una suddivisione dei comparti, denunciano l'operazione come lesiva del potere contrattuale del sindacato e inutile sul versante delle garanzie professionali per i docenti.
Il ministro per l'Economia Giulio Tremonti segue direttamente l'assegnazione del Piano pluriennale di investimenti per la valorizzazione della professione docente, che prevede 10 miliardi di euro per i tre anni che vanno dal 2003 al 2005 come dettato dalla legge Finanziaria.
Tremonti dovrà chiarire tempi e modalità di erogazione del finanziamento che aveva comunque avuto l'o.k. anche dalla Ragioneria generale: questo è di sicuro l'elemento decisivo per realizzare da subito il contratto separato o rinviarlo alla prossima tornata contrattuale.