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L'Arena-Lettera di 79 docenti: è partito il nuovo anno, ma il ministero deve ancora saldare i conti degli esami di Stato

Lettera di 79 docenti: è partito il nuovo anno, ma il ministero deve ancora saldare i conti degli esami di Stato I professori del liceo Fracastoro "Dove sono i nostri compensi?" L'attesta...

18/09/2002
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L'Arena

Lettera di 79 docenti: è partito il nuovo anno, ma il ministero deve ancora saldare i conti degli esami di Stato
I professori del liceo Fracastoro "Dove sono i nostri compensi?"
L'attestato dei Centri d'esame autorizzati è riconosciuto in tutto il mondo
È una lettera di protesta senza sciabolate, anzi a colpi di fioretto, ma proprio per questo è destinata a colpire più a fondo: è partita da Verona, dai professori del liceo scientifico Fracastoro, ed è la prima levata di scudi del nuovo anno scolastico. I docenti hanno inviato alle redazioni di tutti i maggiori quotidiani italiani, dal Corriere della Sera a Repubblica , passando per La Stampa , Il Messaggero , il Foglio, il Manifesto , oltre ovviamente al nostro giornale, una lettera nella quale "desiderano fare una serie di considerazioni sull'inizio del nuovo anno scolastico". Il documento è stato inviato anche al ministro Moratti, al sottosegretario del dipartimento per la programmazione Giovanni D'Addona, al capo ufficio di gabinetto Michele Dipace, al capoufficio stampa Roberto Pesenti, al direttore generale dell'Ufficio scolastico regionale Enzo Martinelli ed al direttore del Centro servizi di Verona, Pasquale Palumbo, perché - affermano gli autori- "siamo convinti che l'istruzione sia una delle questioni nodali cui dedicare attenzioni e risorse". Una lettera estremamente incisiva, destinata a raccogliere consensi dai colleghi di ogni angolo d'Italia. Ma che cosa scrivono i professori del Fracastoro? Partono da un timore: "Che un nuovo decreto taglia-spese e la nuova Finanziaria possano comportare una ulteriore riduzione di fondi per le scuole". Spiegano anche le ragioni di questo loro timore, parlando dell'ultima loro esperienza professionale, l'esame di Stato: "La Finanziaria 2001 ha imposto di formare le commissioni per l'esame di Stato con i soli docenti interni, e la presenza di un unico presidente per ciascuna scuola. Si è così affidata a una motivazione puramente economica una scelta di fondamentale rilievo sul piano educativo e didattico".
I professori del Fracastoro mettono quindi a fuoco quelle che- a loro giudizio- sono le maggiori riserve sulla nuova tipologia dell'esame di stato: "C'è da rilevare che con il nuovo esame i docenti si trovano nell'impossibilità di avere un confronto professionale con colleghi esterni, cosa che sarebbe invece utilissima per verificare l'efficacia del proprio lavoro didattico. Inoltre, per i ragazzi viene meno l'unica occasione, prima dell'università o dell'ingresso nel mondo del lavoro, di avere un riscontro da parte di esaminatori esterni circa le "conoscenze, competenze, capacità" acquisite nel corso della scuola superiore. Privare gli studenti di tale opportunità non ci sembra "tranquillizzare e rasserenare" gli allievi di fronte ad una prova "più facile" (tra virgolette le parole del ministro Moratti), ma eliminare un momento di confronto fondamentale perché l'esame mantenga un qualche significato: dilazionare la "prova" e il "confronto" con l'esterno dilaziona anche la maturazione e la crescita culturale e umana dei giovani".
Proprio a proposito dell'esame di Stato, dai professori del Fracastoro viene l'affondo: "La poca e approssimativa attenzione delle istituzioni nazionali, regionali e locali nei confronti della scuola, nella fattispecie dei docenti, si manifesta anche nel disattendere gli impegni di carattere economico. A suo tempo, il ministro aveva dichiarato formalmente che i compensi dei commissari d'esame sarebbero stati corrisposti tempestivamente: facciamo presente che all'inizio del nuovo anno scolastico 2002-2003 non risulta ancora corrisposto quanto è dovuto al nostro liceo per le commissioni d'esame dell'anno 2001-2002".
In altre parole, nonostante l'impegno del ministro Moratti, il Fracastoro non ha ancora ricevuto il denaro stanziato per pagare i suoi commissari. La lettera si chiude con la stoccata finale, sempre a colpi di fioretto: "Questa sostanziale mancanza di attenzione e di rispetto per il nostro lavoro, non ci incoraggia ad iniziare l'anno scolastico con la necessaria serenità".
Sono 79 le firme in calce alla lettera, depositate nella sala professori del liceo di via Moschini.
Imparare una lingua straniera e sapere che il livello di conoscenza raggiunto e gli esami sostenuti sono riconosciuti in tutto il mondo. I dirigenti di quattro scuole private con sede in città e provincia in cui si insegna inglese, tedesco e francese, e che sono Centri d'esame autorizzati, si sono incontrati nei giorni scorsi per mettere i puntini sulle "i" sul loro operato, che li vede anche in collaborazione con scuola e università. Già due anni e mezzo fa il ministero della Pubblica istruzione ha siglato infatti un protocollo d'intesa con i maggiori Enti certificatori europei, dando così la possibilità a uno studente italiano di certificare appunto le proprie competenze.
A Verona e Villafranca i più importanti Enti europei hanno fissato in alcune scuole di lingua i loro Centri d'esame autorizzati. Per l'inglese, l'Università di Cambridge Ucles ha scelto la Cambridge School di Verona; nel Centro si possono sostenere gli esami Ket, Pet, Fce, Cae, Cpe, Bec e gli esami Yle (si tratta di sigle convenzionali riconosciute a livello internazionale). Sempre per l'inglese, il Trinity College London ha fissato l'English Studio di Villafranca, l'unico Support Centre per Verona e provincia, primo Centro d'esame autorizzato Esol per livelli da 1 a 12 e Centro Ise, cioè Integrated Skills in English.
Per la lingua tedesca, il Goethe Institut indica l'Istituto di cultura Italo-Tedesca di Verona, in cui è possibile sostenere gli esami Fit 1, Fit 2, Zd, Zdfb, Zmp, Zop, Per il francese, l'Alliance Francaise indica l'Alliance Francaise di Verona, in cui si possono sostenere gli esami Delf e Dalf.
"Chi voglia intraprendere lo studio delle lingue europee e desideri che le sue capacità linguistiche siano riconosciute a livello ufficiale deve necessariamente rivolgersi ai relativi Centri d'esame autorizzati", spiega Margherita Ierimonte, direttrice della Cambridge School di Verona (1.654 gli esami sostenuti da candidati tra marzo e giugno di quest'anno).
In base al protocollo siglato con il ministero, allo studente che frequenta un corso e poi supera l'esame viene riconosciuto un credito formativo, valido per l'esame finale di Stato. Avviato anche il Progetto Campus con l'Università di Verona (in accordo con il ministero) per far conseguire agli studenti diplomi di lingua da inserire nel loro "portfolio" delle competenze.
"In questi quattro Centri", prosegue la direttrice della Cambridge School, "oltre a sostenere gli esami, si può anche essere valutati gratuitamente attraverso un test di livello, ottenere materiale informativo, indicazioni sul materiale didattico per preparare gli esami e richiedere consulenza. E inoltre gli insegnanti di lingua straniera delle scuole pubbliche e private di ogni ordine e grado possono frequentare corsi di formazione e aggiornamento e ricevere consulenza didattica".
Enrico Giardini


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