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kataweb-Scuola, la ricetta di Umberto Agnelli: meno docenti, più qualità

Scuola, la ricetta di Umberto Agnelli: meno docenti, più qualità La scuola italiana è in ritardo rispetto a quella europea, ha troppi docenti e criteri antiquati di valutazione. Lo ha detto Umb...

09/05/2002
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Scuola, la ricetta di Umberto Agnelli: meno docenti, più qualità

La scuola italiana è in ritardo rispetto a quella europea, ha troppi docenti e criteri antiquati di valutazione. Lo ha detto Umberto Agnelli, presidente della Associazione Treelle, presentando il quaderno dell'associazione "Scuola italiana e scuola europea? dati e confronti". Alla presentazione è intervenuta anche il ministro dell'Istruzione Letizia Moratti.
Secondo Agnelli pesano sul ritardo della scuola i tassi di insuccesso scolastico (legati anche al livello culturale delle famiglie d'origine): 25 per cento di dispersione nella secondaria con punte del 30 per cento negli istituti professionali e punte del 12-15 per cento nella media.

Di conseguenza la prevenzione della dispersione deve diventare, per il presidente di Treelle, 'un fatto normale nella vita di una scuola, non un intervento straordinario".

Altrettanto delicato, ha aggiunto Agnelli, è il problema della valutazione. 'In Europa '#8211; ha spiegato - coesistono ordinamenti scolastici in cui la sola forma di valutazione è costituita dagli esami. Altri, e sono la maggioranza, in cui diverse modalità di valutazione si sostituiscono o si sovrappongono al meccanismo degli esami finali". Anche l'Italia "deve avviarsi sulla strada di forme innovative di valutazione". Tuttavia l'aspetto più difficile - ha ammesso il presidente di Treelle '#8211; è la valutazione degli insegnanti, ma "anche i manager, anni fa, avevano dei dubbi. Oggi sono proprio loro a chiedere di essere valutati".

Per quanto riguarda il numero degli insegnanti, Agnelli ha sostenuto che 'è molto elevato'. Tuttavia, ha aggiunto, "si prospetta un parziale scioglimento automatico del nodo attraverso il passaggio alla pensione di una consistente quota di personale entrato nella scuola negli anni del baby-boom, con una possibilità utile e gratificante di attività nel terzo settore o nel volontariato". Secondo Agnelli, inoltre, occorre poi "trasformare la numerosità dei docenti da onere in opportunità, incentivando i migliori a concorrere per ricoprire nuove funzioni. Per esempio di promoter di collegamenti con il mercato del lavoro o di tutor di supporto specialistico a chi è debole, ma anche a chi eccelle".

Tutto questo va accompagnato a un aumento di motivazione degli insegnanti. Secondo il ministro Moratti, occorre 'studiare insieme con i sindacati un percorso che valorizzi la funzione docente e che consenta alla scuola di incrementare la sua qualità ". Il ministro ha inoltre sottolineato come la formazione iniziale e continua dei docenti sia "fondamentale per innalzare il livello di apprendimento dei ragazzi; così come - ha aggiunto - è fondamentale rivedere le discipline per fare sì che quelle più importanti siano insegnate in maniera rigorosa".


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