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kataweb-La scuola come il campionato di calcio

La scuola come il campionato di calcio Il più preoccupato è l'assessore della Regione Sicilia Fabio Granata che ha già annunciato lo slittamento dell'anno scolastico. La più tranquilla sembra ...

23/08/2002
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La scuola come il campionato di calcio

Il più preoccupato è l'assessore della Regione Sicilia Fabio Granata che ha già annunciato lo slittamento dell'anno scolastico. La più tranquilla sembra la ministra Letizia Moratti, secondo la quale è tutto in ordine e l'anno inizierà regolarmente. Sta di fatto che a salutare l'estate in attesa di questo anno scolastico sono soprattutto le polemiche.
E messi per attimo da parte gli scontri in consiglio dei ministri sull'avvio della sperimentazione e le polemiche dei sindacati sulla mancanza di fondi, la domanda adesso è quando le scuole apriranno, visto che la sentenza del Tar Lazio del 21 agosto rischia di fatto di annullare le graduatorie per le supplenze, lasciando vacanti, secondo i sindacati, da 30 ai 40 mila posti.

Il ministero ha fatto ricorso al Consiglio di Stato che ha immediato valore sospensivo e riammette le vecchie graduatorie, ma l'assessore Granata '#8211; senza attendere ulteriori sviluppi - ha anticipato tutti rinviando le lezioni in Sicilia al 30 settembre, facendo arrabbiare i sindacati, e spingendo a un tempestivo quanto solitario ammutinamento il preside dell'Istituto tecnico Volta di Palermo, Roberto Tripodi, che ha dichiarato di non avere nessuna intenzione di sottostare al provvedimento.

Se andrà avanti la linea Granata i ragazzi siciliani, potrebbero però ritrovarsi con una sgradita sorpresa: i giorni di vacanza guadagnati dovranno essere recuperati riducendo la sospensione delle lezioni ad un solo giorno sia a Natale che a Pasqua e rimanendo sui banchi fino al 14 giugno, solo quattro giorni prima dell'inizio dell'esame di maturità.

Ma al di là del caso Sicilia, con le graduatorie in forse, il rischio è che numerosi studenti debbano iniziare l'anno scolastico con un insegnante e finirlo con un altro. Un attentato a quella 'continuità didattica' che dovrebbe guidare la scelta delle supplenze. Lo denunciano le associazioni dei genitori, degli studenti e dei presidi. Secondo Armando Catalano, responsabile Cgil per la dirigenza scolastica, 'I docenti nominati dovranno essere licenziati e poi riassunti in base a graduatorie diverse. Significa che non necessariamente i nomi dei nuovi assunti corrisponderanno ai vecchi. A rifare le graduatorie dovranno essere sia i centri dei servizi amministrativi delle direzioni regionali (gli ex Provveditorati agli studi) sia le scuole polo. Ma in ogni caso, per noi presidi, significa non avere nessuna certezza di personale all'inizio dell'anno'.

La variazione dei punteggi riguarderà solo i docenti che hanno svolto attività di insegnamento mentre frequentavano le scuole di specializzazione (Ssis). Il Tar del Lazio ha infatti annullato una disposizione del ministero che permetteva di cumulare i punti guadagnati con la frequenza delle Ssis (30 in due anni) con quelli delle supplenze effettuate nello stesso periodo (24 punti per due anni di insegnamento). E se il ricorso del ministero non avrà esito, la modifica delle graduatorie ci sarà.
Ma la questione è ancora più complessa: il ricorso si scontra con un provvedimento riguardante l' amministrazione pubblica, con cui la ministra Moratti non ha ancora fatto i conti. Si tratta della legge Frattini, entrata in vigore l'8 agosto, che riordinerà tutta la dirigenza statale. Secondo la legge, entro 60 giorni dalla sua entrata in vigore, i dirigenti di prima fascia, compresi quelli della scuola, dovranno essere sostituiti o riconfermati. Nel frattempo avranno autorità solo per compiere attività di ordinaria amministrazione. Il riordino delle graduatorie per le supplenze è invece un atto straordinario, che quest'anno potrà essere firmato soltanto dai dirigenti provinciali (di 'seconda fascia'), senza la previa autorizzazione dei rispettivi dirigenti regionali ma sulla base delle sole indicazioni ministeriali. Anche per questo, probabilmente, non mancheranno numerosissimi nuovi ricorsi.


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