ItaliaOggi-Verso nuovi scontri per il contratto

Verso nuovi scontri per il contratto

I sindacati minacciano nuove proteste contro il blocco del contratto.
Scaduto da 16 mesi, le trattative non sono ancora decollate. La scorsa settimana il ministro della funzione pubblica, Mario Baccini, aveva annunciato per questa settimana la possibile apertura del tavolo, ma a tutt'oggi non risulta nessuna convocazione.

E proprio il mancato rinnovo del contratto del pubblico impiego, che ha nella scuola il comparto più sostanzioso, è stato imputato da An e Udc a Lega e Forza Italia come una delle cause della sconfitta alle elezioni regionali. Il dibattito interno alla maggioranza sull'aumento per il biennio 2004/05 (non un euro in più rispetto ai 95 euro già coperti dalla Finanziaria, la tesi più conservativa, contro un incremento anche se di pochi euro per superare la soglia dei 100, caldeggiato da Alleanza nazionale e Udc) pare dunque essere ancora in corso. 'Nonostante si siano concluse le elezioni regionali e dopo gli impegni assunti dall'esecutivo nel marzo scorso a Palazzo Chigi, non è stato convocato alcun tavolo contrattuale mentre è continuato un dibattito mediatico pasticciato e confuso sui limiti e le modalità dell'eventuale rinnovo', attacca il leader della Uil scuola, Massimo Di Menna, che sollecita il governo a una convocazione già nelle prossime ore. 'L'inerzia del governo, che prolunga i tempi e fa slittare il rinnovo del contratto fino ad annullarlo, sta progressivamente impoverendo una categoria che conta più di un milione di lavoratori tra personale docente e personale ausiliario, tecnico e amministrativo'. Le buste paga del personale della scuola, secondo una ricerca della Uil scuola, hanno negli ultimi anni con fatica seguito i livelli di inflazione. E non tengono il passo con i colleghi europei, che in media guadagnano il 10% in più a metà carriera. 'Abbiamo bisogno di sapere subito quali sono le intenzioni concrete di questo governo', incalza il segretario della Cgil scuola e università, Enrico Panini, che non esclude nuove mobilitazioni, tali da far rinviare anche scrutini ed esami. 'Il rinnovo del contratto è un diritto dei lavoratori', dice Francesco Scrima, segretario della Cisl scuola. Intanto, vanno allo sciopero i docenti specializzati, aderenti ad Anief e Anadoss, che insieme all'Associazione nazionale presidi protestano contro il decreto legislativo sul reclutamento dei prof.